Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Carta d’Intenti Miur-Anac-Dna-Anm per l’educazione alla legalità

Questa Carta d’Intenti è un progetto prezioso che serve a dare continuità e struttura allo sforzo di diffondere e rafforzare la cultura della cittadinanza e della legalità che le scuole, con l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), la Direzione Nazionale Antimafia (DNA) e l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), stanno già facendo nel nostro Paese”. Lo ha sottolineato il ministro Stefania Giannini, nel corso della cerimonia per la firma della Carta d’Intenti (http://www.istruzione.it/comunicati/cs050215bis.html)Educare alla legalità e alla deterrenza, al controllo e al contrasto dei fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata”, sottoscritta dai presidenti dell’Anac Raffaele Cantone, dell’Anm Rodolfo Sabelli e della Dna Franco Roberti. 

La corruzione – ha aggiunto il ministro – è un reato non solo in senso giuridico, ma anche etico che pone chi lo commette dalla parte dell’Italia che non vogliamo”, e “il Miur sta lavorando per assegnare all’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza una posizione più precisa all’interno dei programmi scolastici di tutte le scuole del nostro Paese, anche in base alle indicazioni pervenute dai cittadini che hanno partecipato alle consultazioni su La Buona Scuola”.

Il Presidente dell’Anac, Raffaele Cantone ha detto che “è necessario uno scatto culturale” per cambiare l’approccio alla corruzione, alla quale “andrebbe dedicata la stessa attenzione che si è dedicata alla mafia”, perché “questo fenomeno provoca danni sociali, non meno gravi di quelli provocati dalla mafia”.

Ed è quello che hanno perfettamente compreso i ragazzi delle scuole che hanno partecipato al progetto rivolto alle scuole primarie e secondarie di I e II° grado, promosso dall’Associazione Nazionale Magistrati – sezione di Roma e del Lazio – che offre gratuitamente un intervento formativo per realizzare con i docenti e i ragazzi partecipanti il ‘piccolo breviario domestico sulla corruzione – ovvero, guida quotidiana al non uso e consumo della corruzione’.

Nell’occasione è stato distribuito il materiale prodotto con i ragazzi alla fine dell’intervento formativo: il piccolo atlante della corruzione, risultato dall’indagine che gli studenti hanno svolto nei territori dove si trova la loro scuola.

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