Troppi minori coinvolti in incidenti stradali, presentata la Carta dei minori in movimento

Bambini in movimento: presentato lo scorso 17 settembre a Roma il manifesto scritto dalla Fondazione Luigi Guccione per salvaguardare i bambini nelle strade, affinché possano muoversi in sicurezza e non solo sugli attraversamenti pedonali. Il manifesto è stato presentato a tutti i partiti che si presentano per le elezioni.

La carta dei diritti dei bambini in movimento prevede dieci punti:

  1. Il diritto dei bambini e delle bambine in movimento non comincia e non finisce sugli attraversamenti pedonale.

  2. I bambini devono potersi muovere in sicurezza nelle aree pedonali, ciclabili e negli spazi urbani.

  3. Le città devono dotarsi di un Piano Regolatore delle bambine e dei bambini in movimento.

  4. Le aree scolastiche devono essere sicure ed interdette ai veicoli a motore.

  5. Gli attraversamenti pedonali devono avere segnaletica orizzontale e verticale fluororifrangente e manutenzione costante.

  6. Le bambine ed i bambini non devono correre rischi sugli attraversamenti pedonali.

  7. I segnali stradali devono essere molto grandi prima e dopo l’attraversamento pedonale e devono essere muniti di dissuasori.

  8. Sui marciapiedi non devono stazionare auto e motoveicoli, tavoli e sedie perché i bambini siano sicuri e liberi di muoversi.

  9. Aree verdi, foreste urbane per una pedonalità, ciclabilità e mobilità sicura per i bambini e le bambine in movimento.

  10. Il diritto al movimento dei bambini e delle bambine è poter andare a scuola da soli

Una nota particolarmente negativa viene dai dati Istat: a fronte di un drastico calo delle vittime di incidenti stradali, sono aumentate nel 2020 le morti tra i bambini. Sono 37 i minori di 14 anni che hanno perso la vita in incidenti stradali (35 nel 2019) nel 2020. In particolare, tra i 5 e i 9 anni le vittime sono aumentate da 4 a 10 e tra i 10 e i 14 anni da 14 a 19.  Nel 2021 sono morti in incidenti stradali 28 bambini e ragazzi inferiori ai 14 anni e 23 tra i 5 e i 14 anni (erano 18 le vittime nel 2019). Ben 146 le vittime tra i 15 e i 19 anni.

Spiega a Tuttoscuola Giuseppe Guccione, presidente della fondazione: “Ogni anno dai 30 ai 50 bambini vengono uccisi sulle strisce pedonali e nelle collisioni stradali, anche mentre si trovano dentro le auto dei genitori. Le strade scolastiche che sono entrate nel codice della strada, sono molto importanti ma lì le automobili non devono entrare. E’ necessaria la collaborazione dei docenti ma anche dei genitori che devono smettere di portare con il suv i figli fino all’ ultimo gradino della scuola: è diseducativo e dannoso per la salute degli stessi bambini e dei compagni che sono costretti ad attraversare sulle strisce mentre entrano in un’ area che devono essere protetta e dedicata all’educazione  ed alla formazione dei piccoli”.

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