Carrozza in stile Jobs: “siate ribelli…”

La scorsa settimana il ministro Carrozza ha in più occasioni rivolto un appello ai ragazzi a “essere ribelli” e a “cambiare il mondo”. “Il compito dei giovani – ha detto il ministro – “è portare avanti le frontiere della ricerca, della cultura, della scienza e della tecnica. Certo che devono cambiare il mondo, lo dice anche la legge degli scout: si cambia sempre l’ambiente in cui si arriva, mai lasciarlo uguale a come lo si è trovato”.

Le cronache giornalistiche hanno anche riportato un’altra frase di Maria Chiara Carrozza: “Ricordate le parole di Kant, uscite dall’adolescenza e rifiutate le imposizioni, ribellatevi ai genitori, ai prof e alla scuola”.

Troppo per il prof. Giorgio Ragazzini, leader del ‘Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità’,da tempo impegnato nella battaglia per un maggior rispetto delle regole da parte degli studenti (a partire dal ‘non copiare’ in classe), che in un commento postato sulla piattaforma Disqus del nostro portale ha parlato di “inaudito appello della ministra Carrozza”, che  a suo giudizio avrebbe ceduto al vezzo “tipico di buona parte del ceto politico vecchio e nuovo di blandire penosamente i giovani”. Anzi, sarebbe andata oltre perché “qui siamo alla totale inconsapevolezza della reale situazione della scuola e dei veri bisogni educativi dei ragazzi, che cercano adulti capaci di essere punti di riferimento e non loro adulatori”.

Ragazzini, protagonista anche quest’anno, insieme al ‘Gruppo di Firenze’, di una vivace campagna mediatica contro le copiature all’esame di Stato, si prende così una piccola rivincita sul ministro, colpevole di aver lasciato cadere nel vuoto il suo appello.