Pittoni (Lega): no al bonus maturità e no al numero chiuso
Le dichiarazioni del nuovo ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, a proposito del rilancio del bonus maturità, stanno incontrando più critiche che consensi sia tra gli studenti che tra i politici.
È di poche ore fa anche la presa di posizione della Lega che, attraverso l’ex-senatore Mario Pittoni, invita il ministro a riflettere bene prima di assumere effettivamente i provvedimenti annunciati.
«Il precedente ministro dell’Istruzione Carrozza – osserva Pittoni – impiegò troppo tempo a capire l’impraticabilità del bonus maturità, decidendo lo stop a test di accesso ormai in corso.
Il neo ministro Giannini non commetta l’errore opposto, reintroducendo il bonus senza conoscerne le criticità».
«Giannini – suggerisce Pittoni – si prenda il tempo necessario per studiare la questione. Scoprirà che l’esame di Stato non offre alcuna garanzia: troppa disomogeneità di valutazione sul territorio e tra istituti. Assurdo farlo incidere sull’accesso ai corsi universitari a numero programmato, tra l’altro in una selezione a test che sembra filtrare più la fortuna della capacità”.
“Da rivedere prosegue l’esponente leghista – è lo stesso numero chiuso. Serve un sistema che lasci una possibilità a tutti, scremandoli dopo un certo periodo (un anno?) in base a un adeguato numero di esami da superare.
I migliori dovranno poter scegliere il corso di laurea d’interesse, fino all’esaurimento dei posti in quel corso e in quell’ateneo. In altre nazioni come la Francia è già così: la selezione per Medicina avviene dopo il primo anno di università e un breve tirocinio in ospedale”.
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