Carrozza, grave perdita se il decreto non passa

Se il decreto sulla scuola “non venisse convertito sarebbe una grave perdita, a cominciare dai 27.000 insegnanti di sostegno“. Lo ha sottolineato, nel suo intervento a un convegno della Uil scuola, il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, assicurando tutto il suo impegno “fino all’ultimo minuto” perchè gli interventi previsti diventino pienamente operativi.

Mi auguro – ha detto – che il decreto vada in porto. Ha avuto un’accoglienza positiva da tutti i partiti. E anche chi ha espresso critiche ha comunque ritenuto che questo intervento sia fondamentale per il Paese“.

La scuola, ha detto il ministro, “è terrorizzata da nuove possibili riforme”, mentre ha bisogno di  percepirsi come “produttrice di futuro“. E “un tema importante per il futuro – ha detto – è quello della formazione, del reclutamento e dell’aggiornamento degli insegnanti. Bisogna anche parlare di un nuovo contratto e sfatare il mito dell’insegnante che lavora poco, valorizzando invece il suo ruolo“.

Anche il ministero però, a parere di Maria Chiara Carrozza, si deve trasformare: “Non va visto più come elemento frenante di burocrazia ma deve diventare una sorta di Agenzia per promuovere e sostenere l’istruzione nel Paese“.

Più in generale il ministro si è detta convinta che sia possibile “riprodurre un Rinascimento italiano nel Paese“. “Credo che ci siano quattro punti fondamentali per il rilancio dell’Italia: istruzione, solidarietà, lavoro e tutela dell’ambiente. E spero – ha concluso – che riusciremo a superarequesto momento e continuare a lavorare nello spirito di un Governo di servizio“.