Carriera, Giannelli (ANP): ‘Il middle management va introdotto ora’

L’articolo di Tuttoscuola “Carriera dei docenti/1: quel silenzio assordante che fa male al PNRR” che evidenzia come il DL 36 non affronti il tema della carriera degli insegnanti, sta suscitando diverse reazioni. Di seguito riportiamo la precisazione sull’argomento del presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli.

“Mi coglie di sorpresa leggere sul vostro sito all’interno dell’articolo pubblicato in data odierna dal titolo ‘Carriera dei docenti/1: quel silenzio assordante che fa male al PNRR’ la seguente affermazione: ‘La stessa Associazione Nazionale Presidi e Alte Professionalità tace sulla valorizzazione e il conseguente riconoscimento dell’impegno e delle diverse responsabilità dei docenti’. Tale affermazione non corrisponde al vero”.

“Solo per citare i più recenti interventi relativi all’emanando – continua l’ANP – e, successivamente, all’emanato decreto collegato all’attuazione delle misure del PNRR, l’ANP così si pronunciava il 12 aprile, a seguito dell’incontro con il Ministro Bianchi: ‘Circa gli sviluppi di carriera prefigurati dai percorsi illustrati, abbiamo evidenziato l’assenza delle elevate professionalità, così come significativamente introdotte e definite nel recente contratto di comparto delle funzioni centrali. Il provvedimento, infatti, allude a generiche funzioni di sistema rapportate, in realtà, a figure effimere che non contribuiscono a strutturare le scuole e a intercettare la volontà di mettersi in gioco dei tanti docenti che costituiscono, nei fatti, la struttura del middle management’. Lo stesso concetto, con differente modulazione, veniva ripreso nel documento del 22 aprile scorso relativo al D.L. n. 36/2022: ‘Tuttavia, sulla base degli sviluppi di carriera prefigurati nella bozza del decreto, evidenziamo da un lato l’assenza delle elevate professionalità, dall’altro un ancoraggio della valutazione e della valorizzazione dei docenti ai soli percorsi formativi. Il provvedimento, dunque, non fa riferimento alcuno alle funzioni di sistema che costituiscono, nei fatti, la struttura del middle management e riduce il processo di empowerment del personale docente a una mera incentivazione salariale agganciata a percorsi formativi almeno triennali’. Più recentemente, nel documento pubblicato il 18 maggio scorso, si ribadiva ulteriormente la severa critica dell’ANP sull’assenza, sempre nell’ambito del D.L. n. 36/2022, di disposizioni specifiche sul middle-management:

“Sulla base degli sviluppi di carriera prefigurati nel decreto, evidenziamo, ancora una volta, l’assenza delle elevate professionalità e l’ancoraggio della valutazione e della valorizzazione dei docenti ai soli percorsi formativi. Il provvedimento, dunque, non fa riferimento alcuno al middle management riducendo il processo di valorizzazione del personale docente a una mera incentivazione salariale, agganciata a percorsi formativi di durata almeno triennale”.

“L’ANP fin dal 2002, anno di apertura alle Alte professionalità docenti, ha sempre posto la più grande attenzione alla valorizzazione e al riconoscimento dei docenti quali risorse indispensabili per la gestione, su delega, di attività di competenza del dirigente scolastico. La crescente complessità delle scuole dà ragione alle nostre posizioni e pone l’indifferibile necessità di definire contrattualmente l’area del middle management. Tale introduzione, come da noi sostenuto da anni, opererebbe da una parte in funzione dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione delle istituzioni scolastiche, dall’altra nell’ottica della valorizzazione e della progressione di carriera del personale
scolastico. Alla luce di quanto rappresentato, sarebbe stato perlomeno irragionevole che l’ANP non si pronunciasse sul punto anche in occasione delle sfide poste dal PNRR.

Dunque, nessun silenzio assordante da parte dell’ANP “sulla valorizzazione e il conseguente riconoscimento dell’impegno e delle diverse responsabilità dei docenti”. Così come nessun conseguente tacito consenso su un vulnus così macroscopico da parte del legislatore”.

Ci fa piacere registrare una  forte presa di posizione dell’ANP sul tema. Ci auguriamo che seguano tutte le azioni di pressione sul Parlamento per modificare il DL e introdurre un vero percorso di sviluppo professionale nella carriera dei docenti.

 

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