Card del docente: ecco a chi va e perché

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I destinatari della Card del docente da 500 euro annui sono i docenti statali di ruolo di tutti gli ordini e gradi di scuola, compresi i docenti di sostegno e quelli preposti all’insegnamento della religione cattolica.

Ne hanno diritto integralmente anche i docenti a part time e quelli neo assunti attraverso il concorso o le graduatorie ad esaurimento. I beneficiari della card del docente dovrebbero essere complessivamente 762.274, una quantità che è facile ricavare – a 500 euro per docente – dallo stanziamento annuo di 381.137.000 euro garantito dalla legge 107/2015 della Buona Scuola. Considerando, però, che quel numero massimo anche quest’anno non viene raggiunto, perché l’organico dei docenti non è al completo, i beneficiari effettivi saranno meno del previsto. 

I conseguenti risparmi dovrebbero essere ripartiti tra i docenti in servizio attivo, secondo una previsione del Decreto Presidenza del Consiglio dello scorso anno, ma non vi sono mai state precisazioni in merito. Non accedono alla card né i dirigenti scolastici né il personale Ata (anche se di ruolo).

Sono esclusi dal benefit dei 500 euro anche i docenti con contratto a tempo determinato, supplenti annuali o con nomina fino al 30 giugno, nonostante le ripetute richieste di alcuni sindacati che inizialmente avevano poco apprezzato questa novità introdotta dalla legge senza es- sere richiesta o contrattata. Solo docenti statali di ruolo, dunque, con esclusione degli in- segnanti delle scuole paritarie.

Perché la card del docente?

La legge 107/15 “Buona Scuola” ha portato una duplice rivoluzione in materia di aggiornamento dei docenti, prevedendo innanzitutto l’obbligo di formazione in servizio, il cosiddetto aggiornamento, e favorendo inoltre tale obbligo mediante la Carta elettronica personale per il pagamento delle attività di formazione e degli strumenti connessi all’esercizio della professione.

La formazione in servizio, prevista 40 anni fa come diritto – dovere e ridotta poi contrattualmente a semplice diritto, è ritornata anche come obbligo per tutti i docenti: “Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale” – comma 124 legge L. 107/15.

La Carte elettronica, dell’importo annuo di 500 euro, è voluta dalla legge “Al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali” (comma 121). La finalità di questo nuovo strumento personale riservato ai docenti statali di ruolo è quello di “responsabilizzare il docente, e di rafforzarne la professionalità in termini di conoscenze, competenze disciplinari e trasversali …” (nota Miur prot. 15219/15 ot-obre 2015).

La Carta è nominativa, personale e non trasferibile, ed è utilizzabile soltanto per finalità di formazione e aggiornamento professionale.

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