Cantiere Scuola Flc-Cgil, il sindacato presenta le proprie proposte

Ieri lunedì 21 luglio nella sede nazionale della Flc Cgil, il segretario generale del sindacato, Domenico Pantaleo, ha presentato il documento “Cantiere Scuola Flc Cgil. La Flc è al lavoro da tempo per la scuola del bene comune”, che racchiude “le idee e le proposte del (…) sindacato rispetto ai profondi interventi strutturali di cui il nostro sistema scolastico ha estremo bisogno”.

Pantaleo ha quantificato in 17 miliardi le risorse necessarie per tornare a investire nella scuola: “Nel sistema d’istruzione occorre invertire radicalmente la tendenza al disinvestimento (l’unica politica che abbiamo conosciuto in questi anni) e occorre, per cominciare, una spesa di 17 miliardi (tutti per la scuola e non per il personale) che metta il nostro Paese in linea con la media dei Paesi Ocse”.

Questi i punti riassuntivi delle proposte della Flc Cgil, che, dichiara il sindacato, sono “fondate su quegli investimenti, partono da una idea di scuola repubblicana, inclusiva, laica, europea, mirata al successo formativo di tutti, e si possono riassumere nei seguenti punti:

  • obbligo scolastico dai tre a i 18 anni
  • scuole veramente autonome, libere da pastoie burocratiche e con una propria rappresentanza istituzionale
  • scuola aperta, centro culturale e civile, interlocutrice del mondo circostante
  • scuole belle, con una estetica nuova per una didattica nuova
  • organico funzionale e salvaguardia dei diritti dei precari
  • reclutamento e formazione obbligatoria
  • rinnovo del contratto (l’ultimo normativo è stato stipulato nel 2007) che regoli orario, salario, organizzazione del lavoro, carriere (con valorizzazione dell’impegno nei contesti a rischio, del lavoro aggiuntivo, del lavoro d’aula tramite autovalutazione/rendicontazione gestita dalle stesse scuole in funzione non selettiva ma cooperativa); contratto che, inoltre, faccia emergere (portando alla luce il lavoro sommerso) come l’orario docente sia in linea con l’orario dei docenti europei, mentre il salario è in realtà inferiore di un  terzo”.