Quella mega assemblea sindacale in contemporanea alla prova Invalsi

Come boicottare le prove Invalsi per la scuola primaria in programma il 3 e il 5 maggio? È la domanda che associazioni e sindacati ostili alle prove, e insoddisfatti del nuovo decreto sulla valutazione, si stanno sicuramente ponendo in questi giorni.

Sciopero breve? No! Costa poco, ma costa. L’hanno già deciso i sindacati di base: non possiamo confonderci con loro.

Sciopero per l’intera giornata? Noo! Peggio! Di questi tempi non puoi chiedere sacrifici agli insegnanti che sono ancora senza rinnovo contrattuale!

Idea! Indiciamo un’assemblea sindacale!

Ma quante assemblee ci vogliono per boicottare le prove? Tante, troppe.

Idea! E se indicessimo un’assemblea unica per tutta la provincia di Roma, aperta ai docenti e al personale Ata di tutti gli istituti comprensivi?

Grande!

Ma sono migliaia. Dove li mettiamo? Allo Stadio Olimpico?

No problem. Prendiamo una scuola qualsiasi, caso mai vicina al ministero per fare sentire il fiato sul collo alla ministra.

Sì, ma dove li mettiamo se vengono in tanti?

Mica hanno bisogno di venirci gli insegnanti: devono soltanto domandare al preside di partecipare, perché non devono nemmeno portare la giustificazione per la loro partecipazione all’assemblea (molti anni fa chi partecipava alle assemblee fuori istituto aveva l’obbligo di documentare la partecipazione, oggi non più). E comunque hanno diritto a tre ore filate retribuite di non servizio a scuola. Tutto ok.

Assemblea quando? Il 3 maggio quando ci sono le prove d’italiano o il 5 quando ci sono quelle di matematica? Italiano o matematica?

Il 5 è venerdì: scegliamo matematica, perché venerdì, è vigilia del week end. Pensa come saranno contente le tante maestre non romane che possono tornare a casa prima del tempo con pieno diritto. Anzi se ne vanno a casa già giovedì. Ci ringrazieranno e ricorderanno con gratitudine questa data del 5 maggio.

Ei fu del Manzoni? No, ei fu delle prove Invalsi a Roma.

Fin qui la cronaca immaginaria di una battaglia sindacale.

Il fatto certo è che un’assemblea sindacale provinciale, rivolta cioè a tutti gli istituti comprensivi di Roma e provincia (evento inedito: le assemblee sindacali in genere sono di istituto, al più si estendono a qualche scuola limitrofa) è stata realmente convocata dalla Flc Cgil di Roma e del Lazio per venerdì 5 maggio dalle 8 alle 11 presso l’istituto comprensivo “Regina Margherita” (Via Madonna dell’Orto, in Trastevere) con il seguente ordine del giorno (in allegato la comunicazione del Miur con la convocazione dell’assemblea):

  1. Valutazione scolastica e deleghe L.107/2015;
  2. Vertenza personale ATA;
  3. Rinnovo del CCNL e leggi pubblico impiego.

Tematiche di grande rilevanza, sulle quali è opportuno informare e sentire le opinioni della base, il confronto con e tra gli iscritti rende vivo un sindacato. Ma si doveva fissare proprio il giorno in cui i docenti sono impegnati con i test Invalsi?

Assemblea sindacale per 53 mila persone in una sala per 200 persone?

Si annuncia come l’assemblea sindacale dei record quella indetta dalla Flc-Cgil per venerdì prossimo presso la scuola “Regina Margherita” di Roma. Si tratta di una assemblea provinciale a cui sono invitati tutti i docenti e il personale Ata degli istituti comprensivi di Roma e provincia.Sono invitati 4.784 docenti di scuola dell’infanzia, 28.260 di scuola primaria e 11.544 di secondaria di I grado, per un totale di 44.588 insegnanti. Oltre ai docenti è invitato anche il personale Ata: 8.500 persone. Teoricamente si tratta di un’assemblea unica per circa 53 mila persone. Trattandosi di una assemblea territoriale, la durata del permesso retribuito per parteciparvi è di tre ore, dalle 8 alle 11, quasi l’intera mattinata di scuola.

363 mila famiglie romane con il dubbio: si terranno le lezioni il 5 maggio?

È probabile, quindi, che le lezioni non si svolgano per niente perché molte famiglie rinunceranno a portare i figli a scuola a fine mattinata e per poco tempo. Tutto dipende anche dalla adesione all’assemblea che daranno preventivamente gli insegnanti. In questa situazione di incertezza verranno a trovarsi le famiglie di circa 363 mila alunni: 57.000 dell’infanzia, 187.500 della primaria e 118.500 della secondaria di I grado. La sala che dovrà accogliere questa mega assemblea contiene al massimo 150 posti seduti e 50 in piedi.

Ordine del giorno dell’assemblea: valutazione scolastica e deleghe L. 107/15; vertenza personale Ata; rinnovo del CCNL e Leggi Pubblico Impiego. Un odg veramente ampio per un’assemblea che, tenuto conto dei tempi di spostamento per l’eventuale rientro a scuola, specialmente in una città grande e trafficata come Roma, dovrebbe durare al massimo due ore. Ma certamente in grado di attirare l’interesse di molte persone, sia tra il personale docente che non docente.

Nello stesso giorno nelle classi seconde e quinte della scuola primaria di tutta Italia, Roma e provincia comprese, sono previste in tutta Italia le prove Invalsi di matematica.