Buona Scuola: nessuna discontinuità nell’attuazione

Non si può dire certamente che il nuovo ministro dell’Istruzione stia perdendo tempo, forse anche perché sa che l’Esecutivo Gentiloni potrebbe avere non più di cinque o sei mesi di vita.

Dopo avere avviato lunedì scorso, ad una settimana dal suo giuramento, la fase di ascolto incontrando singolarmente le rappresentanze sindacali della scuola e, solo tre giorni dopo, attuando un nuovo incontro interattivo con i sindacati rappresentativi del comparto scuola, la ministra Fedeli ieri ha reso pubbliche le linee del suo mandato.

La prima fase che apre l’atto di indirizzo, in nove punti, delle priorità politiche per il 2017 è questa: “Proseguire nel processo di implementazione e completa attuazione della legge 107 del 2015”.

È un incipit del suo mandato che non lascia dubbi: l’auspicata (da taluni) discontinuità nella attuazione della Buona Scuola non ci sarà.

È una risposta implicita ad alcune richieste radicali avanzate anche da taluni rappresentanti sindacali per il superamento o l’azzeramento della legge 107/15.

Ci potrà essere qualche assestamento procedurale, qualche aggiustamento, ma la legge sulla Buona Scuola sarà sostanzialmente confermata e portata a termine. Parola di ministra.