Incontro con il ministro, sindacati: bene apertura al dialogo, ma rivedere 107

Tanti i temi toccati all’incontro avvenuto oggi alle 12 tra la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, e i sindacati, Flc Ggil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda Insegnanti. Dalla mobilità, cuore dell’evento, alle deleghe, passando per il rinnovo del contratto e gli aumenti stipendiali. Tanta ancora la carne sul fuoco, ma una cosa è certa: i sindacati sembrano apprezzare l’apertura al dialogo della nuova inquilina di Viale Trastevere. Prossimo incontro già fissato per il 28 dicembre, prima della fine del 2016.

Apprezziamo l’apertura al dialogo dimostrata dalla ministra, perché segna un punto di discontinuità rispetto all´atteggiamento che ha contraddistinto la precedente gestione del dicastero” conferma Rino Di Meglio, Gilda Insegnanti. “Adesso, però, attendiamo i fatti – continua – augurandoci che alle buone intenzioni seguano concrete azioni politiche. La neo ministra ha dichiarato la sua volontà di percorrere la strada della contrattazione per risolvere i problemi lasciati aperti dalla legge 107/2015: ci auguriamo che non restino soltanto parole di buoni intenti e aspettiamo la prova dei fatti. La Gilda ha comunque ribadito ancora una volta il proprio giudizio negativo rispetto alla riforma“.

Un apprezzamento quello all’apertura al dialogo dimostrato pure da Snals durante l’incontro vero e proprio in cui ha affermato che “Seguendo il metodo del confronto si potranno evitare errori del recente passato che hanno contribuito ad alimentare nelle scuole e tra il personale, conflitti e tensioni“. Il sindacato ha poi sottolineato “che si dovrà operare per individuare soluzioni che, superando le negatività della legge 107 sulle diverse tematiche da sempre denunciate dal sindacato,  non solo non generino contrasti tra le diverse tipologie di personale scolastico e all’interno delle singole categorie, ma pongano rimedio, nel limite del possibile, a quelli esistenti“.

Che la Buona Scuola sia comunque da superare lo pensa anche Flc Cgil: “E’ indispensabile superare la legge 107/15 nelle parti che, già attuate, non hanno fatto altro che peggiorare le condizioni di lavoro nella scuola, rinviare i termini di scadenza delle deleghe contenute nella stessa legge, aprire un vero confronto. Il fallimento della legge 107/15 è un dato della realtà. Riconoscere gli errori è segno di responsabilitàcontinua il sindacato e modificare le scelte sbagliate ne è la naturale conseguenza. Pertanto superare la legge 107/15 e rinviare i tempi di attuazione delle deleghe sono i segnali concreti e immediati che si aspettano migliaia di docenti, dirigenti e Ata“.  Su bonus premiale, mobilità, assegnazione dei docenti alle scuole e formazione “va ripristinata la potestà negoziale per dare senso e consistenza all’accordo siglato il 30 novembre 2016 tra sindacati e governo sul rinnovo del Ccnl.  Serve attenzione a tutte le emergenze a partire dal personale ATA e dal precariato su cui serve un confronto specifico“. Detto questo, anche Flc si è dimostrata soddisfatta per l’apertura al dialogo della ministra: “Condividere questo patto metodologico è il primo segnale che ci è stato dato oggi dalla ministra Fedeli, per costruire quel percorso di condivisione che da tempo chiediamo ai Ministri dell’Istruzione e che anche ora avanziamo alla nuova responsabile che si è appena insediata in Viale Trastevere“. 

Occorre riprendere il dialogo con le persone che si sentono intrappolate in un progetto che non è il loro. La legge 107 è una legge sbagliata attuata peggio e in maniera dirigistica – ha ribadito anche Pino Turi, Uil Scuola Nelle scuole c’è un pesante clima di scontro, c’è da ricostruire un clima di fiducia.  Il percorso delineato oggi – continua –  può essere utile per (ri) costituire tra le diverse professionalità della scuola, dai dirigenti, docenti e personale ATA un ritrovato impegno collaborativo nell’interesse della scuola e del Paese”.

Per i sindacati la Buona Scuola va rivista insomma, su questo non ci piove. Ma secondo Cisl Scuola non deve essere un ostacolo: “Cerchiamo di sfruttare al meglio tutti gli spazi disponibili per la contrattazione di cui già oggi possiamo disporre e che vanno valorizzati al massimo – ha detto Maddalena Gissi –  La 107che pure andrebbe in molte parti rivista, non può e non deve rappresentare un ostacolo insormontabile, come abbiamo già dimostrato lo scorso anno”.  Per quanto riguarda il rinnovo del contratto, per la Cisl Scuola questa deve essere l’occasione per riportare alla giusta attenzione l’intero arco delle professionalità operanti nel settore, compresa la dirigenza scolastica e l’area del personale ATA fortemente sottovalutata dalla legge 107 e penalizzata da altre norme di legge.