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Bullismo omofobico, 1 studente su 5 se ne è reso protagonista

L’Arcigay ha presentato oggi a Roma un’indagine sul bullismo omofobico, realizzata con il contributo del ministero del Lavoro, salute e politiche sociali. I risultati dell’analisi sono per molti versi sconcertanti: uno studente su 13 ha assistito almeno una volta nell’ultimo mese ad aggressioni omofobe di tipo fisico a scuola, calci o pugni fino a molestie sessuali, nonostante la maggioranza degli insegnanti dichiari di non esserne al corrente. Il 20% dei ragazzi ha commesso almeno un atto riconducibile al bullismo omofobico, mentre il 4% dichiara di essere stato vittima di aggressione.

Il bullismo che colpisce le studentesse lesbiche, anche se preoccupante, è riportato in percentuali minori. In pratica, secondo i risultati della prima ricerca nazionale mai svolta in Italia sul bullismo omofobico, due terzi degli studenti che frequentano la scuola secondaria superiore ha udito epiteti omofobi e prese in giro nei confronti di maschi. Per uno studente su cinque queste espressioni fanno parte della vita scolastica quotidiana.

Nella ricerca sono stati coinvolti 860 studenti e 40 docenti di scuola superiore coinvolti, insieme a decine di questionari diffusi nella comunità gay. Per Paolo Patanè, presidente di Arcigay, “è la fotografia di un fenomeno allarmante e virulento che negli ambienti scolastici e nella società non ha ancora trovato i giusti anticorpi per essere finalmente sanato, ma che li dovrà trovare in fretta. Il quadro che presentiamo mostra una realtà di prevaricazione ed indifferenza fino ad ora sottovalutata. Il rifiuto di molti istituti scolastici a partecipare alla ricerca rivela quella che è la percezione del fenomeno nella scuola italiana“.

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