Bullismo: ne è vittima più di uno studente su tre

Sono stati diffusi il 12 giugno a Roma i dati raccolti da Cittadinanzattiva nell’ambito dell’“Indagine sui comportamenti violenti a scuola”. Lo studio si basa su questionari somministrati a studenti (5.418 le risposte ottenute) e docenti (592) di tutta Italia.

L’analisi delle risposte conferma la gravità del fenomeno del bullismo nelle scuole italiane: il 51% degli studenti e il 36% degli insegnanti hanno assistito a episodi di violenza, mentre il 37% dei ragazzi, più di uno su tre, dichiara di essere stato bersaglio di “scherzi indesiderati” o “atti aggressivi” da parte di compagni: il 21% solo “qualche volta”, il 3% “spesso”.

Gli episodi di violenza avvengono sia dentro che fuori le mura scolastiche: nelle aule il 20%, nel cortile il 17%, all’esterno della scuola il 16%

I comportamenti aggressivi più frequenti sono di tipo psicologico, con dicerie, insulti e ridicolizzazione del compagno, ma tra i comportamenti violenti rientrano anche l’uso del videofonino per diffondere immagini dei compagni o degli insegnanti, vere e proprie aggressioni fisiche, piccoli furti. Le vittime più ricorrenti sono gli studenti maschi (29%), i più piccoli di età (27%), gli stranieri (16%) e i disabili (7%) ma nel saldo e’ compreso anche un insegnante su 10.

Fattore determinante delle violenze è il carattere: avere atteggiamenti provocatori (21%), essere eccessivamente timidi (18%), studiare molto (15%), mettersi in mostra (14%) sono le caratteristiche caratteriali che più di frequente scatenano la cattiveria. Anche l’aspetto fisico ha la sua rilevanza, soprattutto la magrezza o il sovrappeso (23%), il cattivo odore o la sporcizia (19%).

Per combattere il fenomeno, agli insegnanti sono richieste coerenza e rispetto delle regole, ascolto e apertura.