Bullismo e cyberbullismo: quando la scuola si apre al territorio

di Annamaria Losito

Lo scorso 5 dicembre, al Liceo Giulio Cesare di Corso Trieste, a Roma, si è svolto un incontro aperto al territorio, in particolare ai genitori, volto a informare, prevenire e combattere i fenomeni del bullismo e cyberbullismo.

Si è trattato del primo di una serie di incontri aperti che intendeva illustrare il fenomeno e le iniziative sinergiche messe in campo dalle Istituzioni per combatterlo.

Erano presenti, infatti, il dottor Lancillotti e la professoressa De Giusti per l’USR per il Lazio; le ispettrici di polizia Migliucci e Fioramonti dei commissariati Parioli e Vescovio; il dottor Mirizio della ASL Roma1; i docenti referenti, diversi studenti e genitori delle scuole aderenti all’evento (licei Giulio Cesare, Avogadro, Montessori; istituto di istruzione superiore Giosuè Carducci; istituti comprensivi Piazza Winckelmann, Via Sebenico, Falcone Borsellino, Fratelli Bandiera, Sinopoli Ferrini).

L’iniziativa è stata promossa dalla Rete territoriale di Ambito 2 di Roma – costituita dalle scuole del II e del IV Municipio, di cui il Liceo classico Giulio Cesare è capofila – in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e con il supporto degli Istituti Comprensivi Via N. M. Nicolai e Piazza Winckelmann (le cui dirigenti erano pure presenti).

L’obiettivo non era solo di informare le famiglie su cosa sia il bullismo, ma anche di quale sia la sua diffusione e la preoccupazione che il suo veloce propagarsi suscita nelle Istituzioni.

Al Giulio Cesare si è discusso, dunque, di quale siano i caratteri che più frequentemente si riscontrano nel bullo e nella vittima da lui prescelta, ma anche del significativo ruolo che assumono gli spettatori, nonché il contesto familiare e culturale in cui ciascun attore si forma.

È emerso chiaramente come tutti siamo chiamati a contribuire per arginare e combattere il fenomeno: in particolare si è riflettuto sull’importanza che ha la scuola in tal senso, come luogo di accoglienza e di osservazione.

È proprio per questo che le Istituzioni affiancano la Scuola, fornendo servizi di supporto e strumenti che possano sinergicamente consentire di affrontare il problema nelle sue innumerevoli sfaccettature.

Diventano fondamentali, quindi, anche l’intervento e il coinvolgimento delle famiglie affinché stiano in  guardia e riescano a cogliere per tempo i segnali di disagio lanciati da bambini e ragazzi. La loro collaborazione è fondamentale per la creazione di un ambiente sereno in cui convivere civilmente e gradevolmente con i propri figli.

In tal senso la partecipazione a iniziative come quella tenutasi al Giulio Cesare assume una notevole importanza, non solo in quanto occasione di apprendimento, ma anche di riflessione e confronto.

Sono , dunque, queste le motivazioni che hanno spinto le scuole dell’Ambito territoriale 2 di Roma a lavorare in rete per la stesura di Regolamenti di Istituto condivisi, nella convinzione che in questo modo si evidenzierà meglio l’importanza che le scuole attribuiscono a un impegno comune contro bullismo e cyber bullismo affinché siano debellati grazie a percorsi educativi meditati e condivisi.

Le scuole dell’Ambito 2 stanno lavorando anche per condividere esperienze didattiche e percorsi educativi intrapresi, allo scopo di fornire a tutti strategie educative efficaci.

Questa “mobilitazione” risponde alle sollecitazioni della legge 71/2017 e vede la sua realizzazione grazie all’iniziativa delle scuole che si pongono, ormai sempre più, come punto di riferimento per un tessuto sociale strutturato inclusivo di quanti vivono con malcelato  disagio la propria quotidianità.