
Boschi apre ai sindacati, Renzi parla coi precari

Alla vigilia delle sciopero il ministro Maria Elena Boschi, intervistata da Lilly Gruber sulla ‘Sette’ per la rubrica ‘Otto e mezzo’, apre alle richieste di modifica del Ddl, alcune delle quali fanno parte della piattaforma di rivendicazioni definita unitariamente dai maggiori sindacati della scuola. “Non c’è un ‘prendere o lasciare’. Se ci sono modifiche da fare, le faremo. Non c’è chiusura totale“, ha detto Boschi, che poi, a proposito dello sciopero, dice di non comprenderne la ragione. “Non oso immaginare“, aggiune poi, “cosa avrebbero potuto organizzare se, invece di mettere 3 miliardi, avessimo fatto tagli come tutti gli altri governi“.
Anche il premier Matteo Renzi, dopo aver polemizzato dal palco di Bologna con i contestatori, aveva preso l’iniziativa di discutere a quattr’occhi con alcuni dei precari che lo avevano contestato.
Il presidente della Commissione Istruzione di Palazzo Madama, Andrea Marcucci (Pd), ha detto a sua volta che chiederà ai tre segretari confederali Camusso, Furlan e Barbagallo di essere auditi sulla riforma. “Vediamo se questa volta Cgil, Cisl ed Uil hanno realmente intenzione di fare proposte realiste e concrete” ha spiegato.
Bisognerà far presto, perchè i tempi sono stretti, ma qualcuno, evidentemente, sta già pensando al dopo 5 maggio.
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