Boom del fatturato delle aziende EdTech: +26% rispetto al 2021

Cresce in modo esponenziale la spesa delle aziende pubbliche e private, scuole e università, destinata all’acquisto delle nuove tecnologie digitali a supporto dell’apprendimento. I dati forniti dall’Osservatorio EdTech della School of Management del Politecnico di Milano in occasione del convegno “Lo stato dell’Edtech in Italia: le sfide della formazione tra capacità umane e artificiali” (Milano, 21 novembre), giunto alla seconda edizione, parlano chiaro: nel 2022 la spesa complessiva per dispositivi hardware e software a supporto della formazione in Italia ha superato i 2,8 miliardi di euro (+26% sul 2021) e le previsioni per il 2023 indicano che il fatturato globale delle aziende che offrono soluzioni hardware e software a supporto della formazione raggiungerà i 142 miliardi di dollari, con una ulteriore crescita del 15,4%. 

Le aziende italiane nell’anno 2022, informa l’Osservatorio, hanno dedicato il 40% dell’intero budget della formazione a forme di digital learning, per una media di circa 480mila euro per organizzazione, e nelle università in media il 5,6% del budget di Ateneo è oggi destinato alla trasformazione digitale. Il 40% del mercato riguarda il segmento delle scuole primarie e secondarie trainato dalla crescente adozione del digitale a supporto della didattica, non arrestatasi dopo il boom di acquisti legati alla didattica a distanza durante il periodo del Covid. 

La fetta più grande del fatturato appartiene ai prodotti hardware (41% del totale), che predominano su soluzioni software e di contenuti. Tendenza che rivela però una preoccupante sottostima dell’importanza del software legato alla formazione delle competenze dei soggetti chiamati a utilizzare i sempre più potenti strumenti hardware. A questo proposito l’Osservatorio segnala che mentre il 97% delle scuole intervistate ha dichiarato di aver presentato una o più progettualità negli ultimi 3 anni per la ricezione di finanziamenti volti a favorire l’innovazione tecnologica (in particolare nell’ambito del PNRR) il 72% di esse ha riscontrato difficoltà nell’accesso ai fondi, prima su tutte, la “complessità burocratica legata alla comprensione dei requisiti richiesti e le competenze per la loro corretta gestione” e il 51% la scarsità di personale preparato per seguire il progetto. Solamente il 10% delle scuole non ha riscontrato criticità.

“Questo è il segnale di come oggi la formazione del personale scolastico sia poco efficace”, ha dichiarato Martina Mauri, direttrice dell’Osservatorio EdTech, e anche Tommaso Agasisti, responsabile scientifico dell’Osservatorio, concludendo il convegno, ha ribadito che la principale sfida da vincere non è quella di carattere economico, legata alla produzione e all’acquisto di hardware, ma quella culturale, che è “legata alla scarsa cultura digitale dell’organizzazione e alla resistenza da parte delle persone. Per rendere la formazione più efficace grazie alla leva del digitale è necessario riprogettare in maniera strategica l’intero processo, sperimentare gli strumenti più adatti per l’apprendimento dello specifico contenuto formativo e coinvolgere le persone, in primis i formatori, in questo cambiamento”. 

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