Bonus per il merito/1. Inizia la bagarre

Mentre si annuncia la raccolta di firme per un referendum abrogativo del Comitato di valutazione, il Miur, con una circolare (prot. 1804 del 19.4.16) del Capo Dipartimento per l’istruzione, Rosa De Pasquale, ha fornito indicazioni sulla validità delle delibere dell’organismo, un argomento su cui i sindacati sostengono da tempo la tesi dell’organo perfetto (che prevede la presenza di tutti i suoi membri).

“Le sedute del Comitato – ha affermato il Miur – per la definizione dei criteri di attribuzione del bonus sono valide con la presenza della sola maggioranza dei suoi membri effettivamente nominati (quorum strutturale), mentre per quanto attiene al quorum deliberativo resta valido quanto previsto per la generalità degli OO.CC.” (cioè maggioranza dei voti validamente espressi).

Con riferimento alle finalità e allo spirito della legge, il Miur ha indicato che non potrà esserci distribuzione del bonus a pioggia (non sarebbe, infatti, premiato il merito ma vi sarebbe una uguaglianza indistinta dei valori professionali) né una assegnazione ristretta a pochi.

Considerate le bellicose intenzioni di abrogare per referendum il Comitato, difficilmente la posizione espressa dal Miur troverà tacita accoglienza da parte degli oppositori.

Il Miur richiede inoltre un monitoraggio (compilazione della rilevazione entro il 6 maggio) sulla composizione dei Comitati e sui criteri valutativi adottati, che sembra anticipare i tempi previsti dalla legge. La legge 107/15 al comma 130 prevede, infatti, che solo “Al termine del triennio 2016-2018, gli uffici scolastici regionali inviano al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti”.