Bonus maturità, un punto a favore di Carrozza

La decisione del ministro Carrozza di rinviare i test per l’accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso ha raccolto il plauso unanime di studenti, di rettori e di esponenti politici.

Implicitamente quel plauso suona invece in modo negativo per l’ex-ministro Profumo, che con alcune decisioni unilaterali ha cercato di affrettare modifiche e riforme che avrebbero richiesto un tempo maggiore di quello a sua disposizione per l’incarico a termine di ministro tecnico.

Ora il ministro Carrozza avrà il compito ingrato di modificare (non annullare) il meccanismo del bonus. Per questo ha già messo le mani avanti: “Stiamo cercando di cambiare il meccanismo di articolazione – ha detto a Bologna – in modo di andare verso una maggiore equità, in rispondenza dell’esito della maturità e del valore delle singole commissioni quindi non rapportato a tutto il territorio nazionale”.

Ha ricordato che la legge impone un bonus che scatta sopra la valutazione di 80 e poi ci sono i 10 punti: “questo non può essere cambiato”.

Carrozza ha dichiarato che si sta cercando di lavorare sull’equità nell’interpretazione dello spirito della legge che comunque non può cambiare. “Stiamo facendo alcune analisi – ha precisato il ministro – e ci vorremmo basare su di una legge che è vigente e va rispettata, ma anche sui risultati di quest’anno”.

Se i test si fossero tenuti a luglio non sarebbe stato possibile infatti utilizzare i risultati della maturità 2013, mentre il rinvio a settembre lo consentirà. Il decreto Profumo prevedeva il riferimento ai risultati della maturità dell’anno scorso; una scelta, anche quella, fortemente criticata dagli studenti.

Comunque – ha aggiunto il ministro Carrozza – “per il 2014 stiamo lavorando su un’ipotesi di anticipazione ad Aprile. In questo caso, il voto di maturità non può avere valore visto che la maturità deve essere ancora affrontata”.