
Bonanni/2. Forse evitato un trattamento Bonanni per la Gelmini
Venerdì scorso Mariastella Gelmini avrebbe dovuto partecipare a Bologna alla festa regionale del Pdl dell’Emilia-Romagna, ma non ci è andata (e lo stesso ha fatto un altro ministro, Renato Brunetta).
Sui motivi dell’assenza dei due ministri, decisa dopo la disavventura capitata a Bonanni a Torino, è circolata l’ipotesi che si sia trattato di una decisione ispirata a prudenza e a ragioni di sicurezza, dato il clima sociale arroventato di questi giorni.
Nel caso del ministro dell’istruzione erano state annunciate iniziative di protesta dagli studenti dell’Onda e da altri collettivi, e il Coordinamento precari della scuola di Bologna aveva promesso una ‘calda accoglienza’ al ministro Gelmini.
La segretaria provinciale di Flc-Cgil, Sandra Soster, aveva preso le distanze dalle proteste di piazza, facendo sapere che non vi avrebbe partecipato, ma aveva scommesso sul forfait del ministro: “Non è mai venuta neanche in situazioni blindate, figuriamoci se si presenta in una piazza o in un albergo lì vicino“, aveva detto. Come a lasciar intendere che per Gelmini si andava preparando un’accoglienza Bonanni style, e che il sindacato non avrebbe potuto far niente per evitarla…
In effetti, malgrado la rinuncia del ministro a venire a Bologna, i centri sociali e alcuni gruppi di precari della scuola, di insegnanti e di genitori hanno egualmente manifestato contro il ministro con striscioni e cartelli di protesta, e non è mancato un breve tafferuglio, con qualche colpo di manganello e lancio di oggetti. E se Gelmini fosse stata presente?
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