Bocciature in prima a Pontremoli, gli scrutini sono da rifare

Sono da rifare gli scrutini che hanno portato alla bocciatura di cinque bambini di prima elementare nell’istituto “Giulio Tifoni” di Pontremoli (Massa Carrara). Lo ha deciso l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana. “Sono state inviate al Dirigente Scolastico della scuola le risultanze della relazione ispettiva – spiega una nota diffusa dall’Ufficio scolastico regionale –, con l’invito a procedere al riesame dei provvedimenti di non ammissione dei cinque alunni, perché non sussistono le motivazioni di eccezionalità previste dalla normativa di riferimento”.

Il consiglio di classe dovrà essere nuovamente convocato, e i docenti dovranno riesaminare i provvedimenti di bocciatura alla luce dei rilievi sollevati dagli ispettori ministeriali inviati nelle scorse settimane.

A seguito della relazione degli ispettori, l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana ha ritenuto che le bocciature – che alle elementari sono previste solo in casi di eccezionalità – non siano state adeguatamente motivate dal corpo docente.

Al termine delle nuove verifiche, la non ammissione alla classe successiva dei cinque alunni potrà essere confermata solo se i docenti forniranno motivazioni giudicate valide dall’Ufficio scolastico regionale.

Io non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale, noi siamo con la coscienza pulita, abbiamo agito secondo le norme e proprio nell’esclusivo interesse degli alunni”, ha ribattuto il dirigente scolastico dell’istituto in questione, interpellato dai giornalisti.

Certo – ha aggiunto in riferimento agli ultimi sviluppi dopo l’indagine degli ispettori ministeriali – questa notizia mi amareggia, e mi assumo in prima persona tutta la responsabilità di questo battage pubblicitario denigratorio che non meritiamo. Le maestre sono in una condizione che a dir tragica è poco. Le ho viste piangere”.

Non è vero – ha proseguito il preside – che non abbiamo mantenuto i rapporti con i genitori: ci sono i registri a dimostrarlo, lo sapevano da dicembre che i loro figli avevano dei problemi. E poi abbiamo effettuato il recupero individuale. Io ho avuto l’intimazione di non parlare, ma una cosa mi sento di sottolineare: stamani ho incontrato al bar il papà del bambino disabile che risulta tra i 5 bocciati e mi ha offerto il caffè. Abbiamo parlato serenamente e non aveva alcuna rimostranza nei miei confronti. Qui c’è qualcuno che cavalca la tigre, lo so chi è, ma lasciamo perdere. Vedrete che ne usciremo a testa alta”.

Sulla vicenda è intervenuta Francesca Puglisi, Responsabile Scuola Pd, che ha notato come bene abbia “fatto l’ufficio scolastico regionale a voler far ripetere gli scrutini della classe dell’istituto di Pontremoli in cui sono stati bocciati i 5 bambini di prima elementare“, e ha polemizzato col preside della scuola: “Vorremmo chiedere al Dirigente scolastico della scuola, come faccia ad “uscirne a testa alta”, respingendo 5 fra i bambini più deboli“.