Blocco del contratto? Lo prevede la legge

 “In merito alle misure di blocco delle progressioni e degli scatti degli stipendi della pubblica amministrazione nulla è stato ancora deciso”. Lo ha precisato il Ministero dell’Economia.

Il nodo della proroga al 2014 del blocco degli stipendi per il pubblico impiego, previsto dalle norme di contenimento della spesa pubblica varate dal governo Monti, sarà trattato nel prossimo Consiglio dei Ministri, probabilmente la prossima settimana, come confermato dal ministero della Funzione Pubblica.

Da dove trae origine questa possibile decisione?

Dalla legge di stabilità 2012 che all’art. 8 “Contenimento delle spese in materia di pubblico impiego” stabilisce una serie di interventi, decodificati dal gergo legislativo in una scheda predisposta dalla Uil-scuola:

Per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di contenimento delle spese in materia di pubblico impiego già previsti dalle leggi di stabilizzazione del 2011 e del 2010 si stabilisce:

Blocco dei miglioramenti economici anche per il 2014;

Diminuzione anche per il 2014 del 5 o 10% delle retribuzioni per i dirigenti che superano rispettivamente 90.000 e 150.000 euro annui;

Blocco della contrattazione per tutto il pubblico impiego anche per il 2013 e il 2014. Non viene corrisposta l’indennità contrattuale per gli anni 2013 e 2014.

Il decreto ministeriale per il blocco della contrattazione nel pubblico impiego sarebbe, dunque, un atto dovuto.