Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Bella ciao e i “partigiani del terzo millennio”

Bella ciao è una canzone popolare ottocentesca, cantata dalle mondine padane (ma forse le sue origini sono ancora più lontane), le cui parole sono state riscritte durante la Resistenza da una anonimo partigiano, forse un medico, in onore dei combattenti antifascisti.

Guadagnò nuova popolarità negli anni sessanta, fino a diventare una delle canzoni simbolo del Sessantotto, ed è stata poi periodicamente rilanciata soprattutto negli ambienti della sinistra antagonista in funzione antigovernativa e più ampiamente anti-moderata.

Forse è per questo che il sentirla improvvisamente intonare dagli alunni di una scuola media romana, senza preavviso, addirittura all’interno del Ministero di viale Trastevere, deve essere stato avvertito dalla dirigente della stessa scuola come qualcosa di antigovernativo e anti istituzionale: una scelta politica, condivisa se non ispirata da “adulti” (genitori? docenti?).

Per questo la dirigente ha scritto una lettera a tutti gli “adulti”, per deprecare il fatto e invitare tutti ad evitare “azioni poco o mal ponderate che non fanno onore a nessuno e che, anzi, gettano un’ombra di discredito difficile da dissipare“, travalicando “i limiti dell’opportunità, del rispetto delle persone, della correttezza, del buon gusto“. 

Forse la dirigente ha usato toni fin troppo forti, amplificando a sua volta la vicenda, ma che dire di chi sostiene che gli alunni “abbiano esercitato in pieno la libertà di pensiero, di giudizio, di sentimenti in un clima democratico e di partecipazione. Che abbiano dimostrato maturità intellettiva e morale laddove hanno riconosciuto in una canzone il simbolo dei valori fondanti della nostra Repubblica“? E’ quanto fanno i promotori del ‘Gruppo Partigiani nel terzo millennio’ in una lettera indirizzata alla scuola e agli alunni del “coro”, con la quale comunicano di aver assegnato “il titolo di ‘partigiani nel terzo millennio del mese’ a tutti i ragazzi che hanno intonato la canzone“.

Certo, ciascuno ha le sue ragioni, ma a noi sembra che si stia perdendo il senso della misura.

Forgot Password