Bastico: no del Pd ad accordi bipartisan sul ddl Aprea e sui tagli

Non è stato preso nessun accordo bipartisan sul ddl Aprea di riforma del modello di formazione e selezione dei docenti: così ha oggi replicato il sen. Mariangela Bastico (Pd), vice-ministro del ministero dell’Istruzione durante il governo Prodi, alla notizia di un accordo fra maggioranza e opposizione riportato l’altro ieri da “La Stampa”.

La Bastico sostiene che la notizia “è totalmente priva di fondamento” e che per ostacolare le scelte del governo il Pd sosterrà anche le iniziative di protesta di sindacati e precari. Ad iniziare da quella di mercoledì prossimo davanti a Montecitorio (per la quale si moltiplicano di giorno in giorno le adesioni, sia a livello politico che sindacale): scrivendo al Forum Precariscuola, il sen. Bastico ha infatti comunicato che parteciperà al sit-in organizzato dalla Rete nazionale dei precari.

A proposito della tesi bipartisan sul nuovo reclutamento dei prof, l’ex sottosegretario sostiene che l’articolo “cita impropriamente l’on. De Torre, che invece ha presentato un disegno di legge sugli organi collegiali e uno sulle modalità di formazione in ingresso dei docenti, quindi su temi specifici e affrontati in modo assai diverso rispetto al progetto di legge della maggioranza”.

Niente sostegno nemmeno sulle decisione prese dall’attuale governo su precariato e modalità di reclutamento: “il Pd conferma l’indirizzo e le scelte che erano state realizzate dal Governo Prodi: un piano triennale di assunzioni per 150.000 docenti e 30.000 ATA, l’esaurimento delle graduatorie permanenti, la ridefinizione delle modalità di formazione in ingresso dei docenti attraverso un regolamento interministeriale, il reclutamento attraverso concorsi da svolgersi a cadenza biennale e con corrispondente durata della validità delle graduatorie”.

“Se il Ministro Gelmini avesse messo in atto il principio della continuità nelle scelte fondamentali di governo della scuola, solennemente enunciato nelle audizioni presso le commissioni parlamentari competenti, avrebbe dovuto dare coerente attuazione a queste norme, a partire dall’assunzione dei 50.000 docenti”.

In realtà gli obiettivi e le conseguenti azioni di questo governo sono giudicate dalla Bastico assolutamente contraddittorie rispetto a quelli perseguiti dal governo Prodi. “Il Pd è assolutamente contrario all’emendamento – incluso nel maxiemendamento su cui il governo ha posto la fiducia – che di fatto abolisce l’obbligo d’istruzione a 16 anni e reintroduce il doppio canale della Moratti, permettendo che l’obbligo si realizzi nei corsi triennali regionali di istruzione e formazione professionale”.

“Sono questi i terreni prioritari, su cui il Pd condurrà una dura opposizione parlamentare - sottolinea il senatore –, anche se fortemente indebolita dal ricorso continuo da parte del governo alla decretazione d’urgenza e al voto di fiducia”.