Avvio anno scolastico, audizione del ministro Bianchi: ‘Per la prima volta tutti i docenti in cattedra’. VIDEO

Avvio nuovo anno scolastico. La Commissione Cultura presso la Nuova aula dei Gruppi parlamentari, svolge l’audizione del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sulle iniziative di sua competenza in vista dell’avvio dell’anno scolastico. L’appuntamento viene trasmesso in diretta anche sul canale satellitare.

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“L’impegno che ci siamo presi era di avere tutti i docenti al proprio posto – ha esordito il Ministro -, e infatti iniziamo l’anno scolastico, per la prima volta nella storia della Repubblica, avendo tutti i docenti indicati dal Ministero al proprio posto. Rispetto alle 112.473 cattedre vuote e vacanti autorizzate dal Mef noi avremo 58.735 posizioni a ruolo già assegnate e idem per i 53.738 incarichi di supplenze”. Cifre che ci permettono di avere come residuo solo le assegnazioni di breve e brevissimo termine che i dirigenti potranno fare con la messa a disposizione. Voglio ricordare il sostegno. Sono 59.813 i posti assegnati in deroga per il sostegno. Tutti noi abbiamo voluto dare la massima attenzione ai ragazzi che più richiedevano attenzione. Siamo in grado oggi per la prima volta di dare risposta alle nostre famiglie”.

Bianchi torna poi sul tema della vaccinazione del personale scolastico: “La scuola è quella che ha risposto più di qualsiasi altra fascia della società alla chiamata al vaccino. Un grande risultato, ottenuto grazie anche al sistema informatizzato che permette ai presidi, nel rispetto della privacy, di monitorare la situazione vaccinale del proprio personale”.

Non poteva mancare una considerazione sulle classi cosiddette pollaio, i cui dati negli ultimi giorni sono rimbalzati sui media grazie al dossier di Tuttoscuola “CLASSI POLLAIO, ora basta!“: “Classi sovrannumerarie – ha ribadito Bianchi – sono oggi il 2,9% di tutte le classi, nelle grandi periferie urbane. Ed è lì che stiamo agendo. Non facciamo interventi a pioggia. Basta interventi a pioggia”.

“Cinque miliardi e 100 sono stati investiti sulla digitalizzazione, altri 2 miliardi sulla riapertura – ha detto ancora il Ministro -. La scuola ha reagito più di ogni altro settore alle vaccinazioni, oltre il 92 per cento del personale si è vaccinato e c’è una quota elevata che non può vaccinarsi, abbiamo una età media elevata del personale che lavora nella scuola. Volgo un ringraziamento al garante della Privacy: grazie al lavoro che stiamo facendo insieme e che riguarda il controllo del green pass sarà possibile, dal 13 settembre, avere sui pc dei presidi, grazie ad una piattaforma, la lista del personale presente negli istituti col bollino rosso e verde, non cumulabile nel tempo, evitando file e di far vedere all’esterno chi ha la certificazione in regola e chi no. Abbiamo messo insieme dati del ministero della Salute e dell’Istruzione, le capacità tecniche del Mef e l’assistenza dell’Autorità della privacy. Sarà infine necessario investire in alte competenze nella Pa; nel ministero dell’Istruzione ne abbiamo la metà di quelle previste”. 

“Abbiamo usato tutti i fondi europei a disposizione e abbiamo indotto tutti gli enti locali a utilizzarli – ha sottolineato Bianchi -. Siamo in una fase di nuova negoziazione e noi come ministero abbiamo lavorato sui fondi del Pon e siamo passati dai 2,7 miliardi dell’anno scorso ai 3,8 miliardi. Un miliardo in più per la scuola”.

“Io credo la via siano i test salivari, devono essere estesi oltre le ‘scuole sentinella’ ma non intervengo: è materia del commissario Figliuolo, lo ringrazio sempre e non mi permetto di intervenire”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

“Se c’è necessità di quarantena riguarda il singolo istituto, non è più possibile estendere questa condizione a tutta la regione o al comune. Isoleremo il cluster, ne vedremo la gravità, lo limiteremo; sulle quarantene sentiamo il parere del Cts e delle autorità sanitarie ma la scuola deve rimanere aperta questa è la mia posizione evitando situazioni di contagio diffuso”. 

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