
Autonomia scolastica. Il PD rilancia per un progetto forte
A distanza di dieci anni dall’avvio della riforma dell’autonomia scolastica, il PD, in occasione del seminario nazionale del Forum Istruzione, rilancia il sistema autonomistico delle scuole, da un po’ di tempo in oggettiva situazione di stallo, invocando una apposita legge nazionale.
Il processo di autonomia scolastica “deve essere portato a compimento”: occorre “una legge nazionale sull’autogoverno degli istituti scolastici” per permettere a ciascuna scuola di “elaborare il proprio statuto”. La posizione del Pd è ferma: alla scuola del futuro bisogna “garantire autonomia, rivedendo il ruolo e la presenza dell’amministrazione scolastica sul territorio”.
La responsabile Scuola del Pd, Francesca Puglisi ritiene che oggi l’autonomia scolastica sia scritta sulla sabbia. “Il ministro dell’Istruzione ha centralizzato le scelte, svuotando il significato dell’autonomia. Per dare di nuovo senso alla parola bisogna garantire stabilità di risorse economiche ed educative a ciascuna scuola”. Secondo Puglisi, bisogna quindi “alleggerire il Miur, passando le competenze degli uffici regionali alle Regioni, perché solo gli enti locali capiscono le esigenze dei propri territori”.
Alle parole della responsabile scuola del PD hanno fatto eco quelle del noto giurista Alessandro Pajno che ha affermato che, per ottenere l’autonomia scolastica di ogni singola scuola, “occorre organizzare diversamente anche l’intero sistema scolastico, abbandonando le regole tradizionali proprie di un sistema verticale”.
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