AstraZeneca, il parere dell’EMA: ‘Via libera al vaccino’

Via libera dell’Agenzia europea del farmaco al vaccino AstraZeneca. “E’ sicuro, efficace, i benefici sono superiori ai rischi ed escludiamo relazioni tra casi di trombosi” e la somministrazione dei sieri. Lo afferma la direttrice di Ema, Emer Cooke, argomentando il via libera al vaccino nella conferenza stampa. I casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca “sono inferiori” a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata, ha detto Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza).

Intanto la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, si è detta pronta ad “usare ogni strumento” per ottenere reciprocità e proporzionalità nelle esportazioni degli immunizzanti.  La presidente minaccia di non autorizzare gli export dei vaccini prodotti in Europa verso la Gran Bretagna, dove si starebbero fermando partite di dosi destinate all’Ue (Londra smentisce), ma questo significherebbe bloccare le esportazioni di Pfizer-Biontech, che invece sta rispettando il contratto. Intanto a oggi il numero relativo al personale scolastico a cui è stata somministrata la prima dose del vaccino AstraZeneca sale a 667.108. “Ho fiducia in AstraZeneca e nell’Ema”, ha commentato Von der Leyen, sarà “tutto chiarito”. E Boris Johnson ha annunciato che si farà vaccinare proprio con AstraZeneca.

“In Europa non abbiamo preso scorciatoie – ha detto Von der Leyen -, non abbiamo dato un’autorizzazione di emergenza”, bisogna avere “rispetto nei confronti degli scienziati che hanno l’onere di dire se una cosa va bene o meno. Va valutato anche il numero delle reazioni avverse”, poche appunto. “E bisogna accettare che gli scienziati hanno bisogno di qualche giorno per approfondire l’esame. Ci aspettiamo che giovedì diano l’ok”.

Nel pomeriggio gli esperti dell’Ema hanno dato il loro parere sul vaccino dopo lo stop cautelativo alle somministrazioni in oltre 16 Paesi europei, Italia inclusa, in seguito ai casi sospetti di trombo-embolia. 

Bisogna ora accelerare con le inoculazioni. Secondo quanto riporta Ansa.it, dagli stabilimenti nell’Unione sono stati esportati 41 milioni di dosi a 33 Paesi, in particolare 10 milioni al Regno Unito, primo Stato in termini di export di vaccini e territorio in cui sorgono due degli stabilimenti di AstraZeneca, che da contratto dovrebbero produrre per i 27. Ma dei 180 milioni di dosi pattuite entro giugno ne arriveranno solo 70.  “Serve reciprocità. Non sta tornando indietro nulla all’Ue”, ha avvertito von der Leyen, sottolineando che “se la situazione non cambierà” in tempi rapidi, Bruxelles valuterà se collegare l’autorizzazione all’export al “livello di apertura” degli altri Paesi. “Tutte le opzioni sono sul tavolo. Dobbiamo garantire che gli europei siano vaccinati al più presto”, ha messo in guardia la presidente. L’obiettivo Ue resta comunque di vaccinare il 70% degli europei entro l’estate, cioè oltre 200 milioni di adulti.