Assunzione diretta dei docenti/1. PD: E’ incostituzionale

Dopo l’approvazione, il 4 aprile scorso, della legge regionale per l’assunzione diretta del personale docente nelle istituzioni scolastiche lombarde, è scontro duro tra la Regione Lombardia, i sindacati nazionali della scuola e il PD.

Al fine di realizzare l’incrocio diretto tra domanda delle istituzioni scolastiche autonome e l’offerta professionale dei docenti – si legge nel testo del provvedimento – le istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi per reclutare il personale docente con incarico annuale. E’ ammesso a partecipare alla selezione il personale docente del comparto scuola iscritto nelle graduatorie provinciali fino ad esaurimento”. La sperimentazione secondo gli auspici dei promotori partirà dall’anno scolastico 2012-2013, in caso di via libera del ministero dell’Istruzione. Così le scuole statali, durante i tre anni della sperimentazione, avranno la possibilità di reclutare direttamente i supplenti.

In Consiglio regionale ha votato compatta la maggioranza (Pdl e Lega Nord), contrarie le opposizioni (Pd, Idv, Sel e Udc). Anche se si tratta di una sperimentazione che prevede l’ok preventivo del ministro Profumo, il dibattito ha già assunto toni accesi con accuse di incostituzionalità del provvedimento. Secondo Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, la norma è appunto “anticostituzionale e mina alle basi la qualità della scuola pubblica e la libertà di insegnamento”. Per l’esponente del Pd “il vero rischio è di assumere piuttosto secondo ‘omogeneità ideologiche’ o per vie clientelari e non secondo criteri oggettivi di competenza ed esperienza”.