Arriva un nuovo tormentone: il portfolio

Tra le previsioni normative per la riforma vi è la novità del portfolio, uno strumento di documentazione del percorso individuale di ciascun alunno che comprende anche una sezione per la sua valutazione.
La novità dello strumento ha creato comprensibili disagi e perplessità tra molti insegnanti.
La Cgil-scuola se ne è fatta immediatamente portavoce, proponendone la non adozione con il mantenimento della vecchia scheda personale di valutazione dell’alunno.
Il sindacato di Panini sostiene che il portfolio, essendo previsto solamente all’interno delle Indicazioni nazionali, non è uno strumento obbligatorio, in quanto le Indicazioni sono provvisorie (anche se il decreto legislativo ne afferma nelle norme transitorie artt. 13-14 il vincolo circa gli assetti pedagogici, didattici e organizzativi).
Il sindacato invita quindi gli insegnanti a continuare nell’utilizzo della scheda personale, in ragione del fatto “che non sono state esplicitamente abrogate le norme che riguardano la scheda di valutazione che, dunque, rimane come documento su cui deve essere riportata la valutazione periodica e annuale, ivi compreso il giudizio globale che include aspetti relazionali e socio-affettivi degli alunni“.
L’invito sembra rispondere a un nuovo obiettivo di contestazione della riforma. Ad ogni modo la scheda personale per gli alunni della scuola elementare è già stata abrogata dall’autonomia scolastica fin dall’anno scolastico 2000-2001 (l’art. 17 del Regolamento – Dpr n. 275/99 ha abrogato l’art. 144 del Testo unico) e quella per gli alunni della scuola media è stata abrogata dall’art. 19 del decreto legislativo 59/2004 (che abroga l’art. 177 del Dpr n. 275/99) con effetto graduale a cominciare da quest’anno.