Aran e sindacati dicono no ai quadri

Da diversi mesi i direttori dei servizi generali e amministrativi delle istituzioni scolastiche rivendicano, attraverso la loro federazione nazionale (www.fnada.it), un riconoscimento particolare per le loro funzioni: chiedono che anche nella scuola vengano riconosciuti i “quadri”, come figure intermedie di alta professionalità, come da anni avviene anche nei settori privati.
Il Tribunale di Milano, dopo un contenzioso promosso da un direttore amministrativo, ha ritenuto fondata la richiesta, ma ha rimandato la definizione di tale riconoscimento all’interpretazione autentica del contratto nazionale della scuola.
Aran e sindacati firmatari del CCNL 26.5.99 hanno quindi affrontato la questione, ed emesso il responso: il contratto non prevede quadri intermedi. I direttori amministrativi delle scuola (Dgsa) non hanno gradito e l’ANQUAP (Associazione nazionale Quadri della Pubblica Amministrazione) ha proclamato lo stato di mobilitazione della categoria.
La nuova legge di riordino della dirigenza pubblica prevede all’art. 7 la nuova figura del vicedirigente che i contratti di comparto possono applicare. Questa previsione normativa faciliterebbe, contratto permettendo, il riconoscimento della qualifica di quadro a circa 10 mila dgsa della scuola.