Aprea: bene Reggi, va nella giusta direzione

Apprendo dalle notizie di stampa, con sincera soddisfazione, che il Governo presenterà a giorni una proposta di modifica dello stato giuridico degli insegnanti, che riparte dai principi contenuti nella mia proposta di legge 953 discussa nella Commissione Cultura nella scorsa legislatura“. Lo sostiene l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea (FI).

Mi auguro – prosegue l’assessore regionale, già presidente della commissione Cultura della Camera – che questa proposta possa tener conto anche delle competenze delle Regioni in materia di istruzione, soprattutto in considerazione dei forti investimenti che le stesse stanno realizzando per qualificare sempre di più l’offerta formativa dei territori a partire dalla formazione professionale, fino alla digitalizzazione, al raccordo tra scuola e impresa con i poli tecnico professionali e la formazione tecnica superiore. Conseguentemente, andrebbe presa in considerazione la possibilità di chiamare anche esperti esterni per garantire flessibilità regionali dei piani di studio e contenuti specialistici“.

Sulla questione politicamente e sindacalmente più delicata, quella dell’orario di servizio dei docenti,  Aprea prende una posizione netta: “i docenti meritano un riconoscimento anche economico, che tenga conto non solo e non tanto dell’anzianità di servizio, ma delle effettive capacità, delle attività realizzate e delle responsabilità organizzative, sia nell’ambito della classe sia nell’istituto. Insomma, è tempo di riconoscere la professione docente e il suo sviluppo di carriera“.

Tuttavia, prosegue Aprea affrontando direttamente la questione del reclutamento dei docenti, “anche l’introduzione dello sviluppo professionale e di sistemi di premialità non sono più sufficienti. Per dare un vero segnale di discontinuità ci vuole il coraggio di cambiare il sistema di reclutamento dei docenti, non più basato su una burocratica graduatoria, ma su albi regionali e una selezione di istituto o di reti di scuole, che valorizzino la coerenza tra le competenze professionali degli insegnanti e le esigenze del piano dell’offerta formativa della scuola autonoma. Gli annunci che leggiamo sembrano andare nella giusta direzione”.

In ogni caso, conclude l’assessore lombardo, “Le Regioni possono e devono essere protagoniste di una possibile stagione di rinnovamento della scuola. Chiederemo per questo un immediato confronto, non appena conosciuta la proposta“.