Dal prossimo anno scolastico, aprirà ad Osnabrück, in Bassa Sassonia, una scuola aperta ad allievi di fede ebraica ed islamica, oltreché cristiana, come riferisce l’Osservatore Romano, riprendendo una notizia di agenzia.

La decisione delle autorità scolastiche consentirà la frequenza degli alunni (in questa prima fase la scuola aprirà ad alunni della scuola primaria) secondo accordi comuni dei responsabili delle rispettive comunità religiose: la diocesi cristiana, la comunità ebraica e l’associazione locale dei musulmani.

I programmi prevedono la reciproca conoscenza delle caratteristiche religiose e culturali delle diverse fedi e attività didattiche condivise da tutti gli allievi.

Una commissione interconfessionale è già al lavoro per definire nel dettaglio il progetto operativo.

La coraggiosa iniziativa sembra quasi una risposta al messaggio che papa Benedetto XVI ha inviato in occasione della 44esima Giornata Mondiale della Pace, dedicata al tema: “Libertà religiosa, via per la pace”.

Diceva infatti il papa:

“Nella libertà religiosa,  trova espressione la specificità della persona umana, che per essa può ordinare la propria vita personale e sociale a Dio, alla cui luce si comprendono pienamente l’identità, il senso e il fine della persona. Negare o limitare in maniera arbitraria tale libertà significa coltivare una visione riduttiva della persona umana; oscurare il ruolo pubblico della religione significa generare una società ingiusta, poiché non proporzionata alla vera natura della persona umana; ciò significa rendere impossibile l’affermazione di una pace autentica e duratura di tutta la famiglia umana”.