Appello della DiSAL al nuovo governo: concorso DS e DSGA subito

Il presidente di DiSAL Ezio Delfino, ha inviato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti una lettera-appello nella quale l’Associazione chiede al nuovo governo di  “avviare con urgenza ogni possibile iniziativa per favorire un clima di reale alleanza educativa nel mondo della scuola, dove ogni componente ed ogni istituzione statale e non statale siano considerati parte attiva nel rinnovamento formativo, operando in modo che coloro che dirigono oggi le scuole statali e paritarie del sistema pubblico siano considerati come speciali alleati in questa impresa, cruciale per la realizzazione del  bene comune”.

In particolare, “poiché dal prossimo anno scolastico quasi la metà delle scuole statali avranno un dirigente scolastico in reggenza di un secondo istituto scolastico oltre quello di titolarità, servono la più celere conclusione possibile del concorso a Dirigente scolastico statale, senza ulteriori lungaggini e ritardi, e l’avvio immediato di quello per i Direttori dei servizi generali (DSGA) per dare al più presto stabilità di direzione e azione a tutte le scuole individuando contestualmente una misura provvisoria che, superando l’istituto della reggenza, consenta fin dal 1 settembre 2018 la guida degli istituti scolastici privi di dirigente titolare, proprio al fine di salvaguardarne l’autonomia, principio riconosciuto dalla Costituzione stessa”.

Al di là della prioritaria urgenza del concorso per DS e di quello per DSGA, prosegue il documento, “occorre l’avvio di una semplificazione normativa ed alleggerimento di incombenze burocratiche del sistema scolastico, in modo da giungere presto ad una vera autonomia delle scuole, per una più stretta relazione con quelle comunità locali al cui servizio vanno finalizzate;

Seguono ulteriori sollecitazioni per una migliore preparazione dei nostri giovani al lavoro (alternanza, potenziamento dell’istruzione tecnica e professionale, investimento sulla formazione professionale, consolidamento dell’istruzione tecnica superiore); per l’adozione per legge di un quadro giuridico certo e indipendente della dirigenza scolastica e della docenza, “anticipando fin d’ora almeno l’obbligo della stabilità triennale dei docenti nella scuola di nomina”; una chiara semplificazione dell’impianto procedurale e l’avvio urgente del sistema previsto per la  formazione iniziale degli insegnanti, così da rinnovare in modo qualificato nel breve periodo la componente decisiva della nostra scuola; infine “l’adozione di un sistema semplificato ed efficiente  del finanziamento a tutte le istituzioni scolastiche del sistema pubblico, sulla base di un costo standard che permetta equità istituzionale, giustizia distributiva in base alle effettive necessità ed al progetti formativi”.