Anticipi. Il clamoroso "buco" dell’informazione

In attesa della circolare lumaca, le scuole hanno dovuto fronteggiare le richieste delle famiglie. Le domande più gettonate sono state quelle sugli anticipi per la primaria, in particolare nelle scuole dei grossi centri urbani, in cui le iscrizioni si sono di fatto già aperte a dicembre. Come se la sono cavata le scuole? In almeno quattro modi diversi, secondo una nostra indagine:
– tesi “restrittiva”: si iscrivono solo i nati entro il 31 dicembre (tesi sostenuta dalla CGIL-scuola, secondo la quale l’unica norma immediatamente attuabile della legge 53, l’art.7, comma 4, disporrebbe l’anticipo, per i nati fino a febbraio, solo per l’a.s. 2003/2004);
– tesi “continuativa” si iscrivono i nati fino a fine febbraio (tesi adottata, a quanto sembra, dal MIUR, secondo la quale si prosegue secondo quanto stabilito per l’anno scolastico in corso, in considerazione del fatto che la legge 53 sarebbe immediatamente attuabile anche in ciò che prevede all’art. 2, comma i lettera f);
– tesi “radicale”: si iscrivono i nati fino al 30 aprile (tesi secondo la quale la legge 53 è immediatamente attuabile in senso letterale);
– tesi “attendista”: si iscrivono solo i nati fino al 31 dicembre, ma si “ricevono” anche le domande dei nati fino a febbraio in alcuni casi, o fino ad aprile in altri, precisando che tali riserve saranno sciolte solo dopo l’approvazione del decreto attuativo della legge attualmente all’esame delle competenti commissioni di Camera e Senato o della circolare sulle iscrizioni.
Anche per il tempo scuola le posizioni sono simili: conferma delle opzioni secondo l’ordinamento vigente (tempo pieno/prolungato o tempo normale), scelta secondo le previsioni del decreto legislativo, prudente rinvio della scelta a cosa chiarite.
Ma non si poteva chiarire tutto prima?