Anp all’attacco sull’ipotesi di contratto

Mentre si avviano a conclusione le consultazioni sull’ipotesi contrattuale definita il 16 maggio scorso da Aran e sindacati confederali della scuola e Snals, si prospetta su un altro fronte una difficoltà di non poco conto per l’approvazione dell’intesa.
L’Anp ha preso posizione contro alcuni aspetti del testo d’accordo, ritenuti illegittimi per violazione delle riserve di legge. In poche parole l’Associazione dei dirigenti (www.anp.it) afferma che l’ipotesi di contratto ha invaso un campo riservato alla legge, da cui la contrattazione è esclusa. E va quindi corretta e modificata. “Le invasioni di campo nelle materie riserva di legge – dichiara l’Anp – riguardano essenzialmente le competenze e il funzionamento degli organi collegiali della scuola e le competenze e le prerogative del dirigente dell’istituzione scolastica; si tratta, infatti, di materie relative all’organizzazione e alla disciplina degli uffici e alle responsabilità dei dirigenti (D.Lgs 165/2001: Art.2, comma 2; Art.4, comma 2 e 3; Art.5, commi 1 e 2; Art.6; Artt.16 e 17 sulla dirigenza e Art.25, comma 2, sulla dirigenza delle istituzioni scolastiche; D.Lgs.297/94, artt.7 e 10 sulle competenze degli organi collegiali)”.
L’associazione dei dirigenti (che ora si rivolge a tutte le “alte professionalità” della scuola) ha rivolto una formale richiesta al Presidente del Consiglio, ai ministri competenti, al ministro Moratti, alla Corte dei Conti e all’Aran. di “assumere ogni opportuna iniziativa per sanare i molti profili di illegittimità in essa contenuti”.
Un’iniziativa senza precedenti, dagli sviluppi imprevedibili, in un contesto in cui da più parti si va consolidando un atteggiamento di reciproca ostilità tra le varie componenti scolastiche. Un segnale quest’ultimo molto pericoloso, perché tutte le componenti sono essenziali per il miglioramento della qualità del servizio scolastico.