Annullato lo spoils system dei direttori generali regionali

Quattro anni fa il governo Berlusconi, insieme al ministro Moratti, rimossero dal loro incarico molti direttori generali degli uffici scolastici regionali, assegnandoli a incarichi di studio per un biennio.

Una rimozione in odore di ostracismo politico che fece discutere.

Alcuni dei direttori regionali rimossi lasciarono l’incarico di studio, come, ad esempio, il direttore dell’Emilia Romagna, Emanuele Barbieri, che se ne andò in pensione e che, con il recente cambio di governo è rientrato l’anno scorso alla grande, diventando addirittura capo dipartimento al ministero della Pubblica Istruzione.

Qualcun altro non si arrese a quello che riteneva un atto di ingiustizia, come il direttore dell’ufficio scolastico delle Marche, Fabio Iodice, che avviò una lunga procedura di impugnativa passata attraverso il Tar e arrivata fino alla Corte Costituzionale.

E proprio la corte costituzionale, con la sentenza n. 103 del 19 marzo 2007, ha accolto il ricorso dichiarando illegittima la norma (art. 3, comma 7, della legge 15 luglio 2002, n. 145) su cui si era basato più di quattro anni prima lo spoils system che lo aveva relegato in un ufficio del ministero a svolgere attività di ricerca e di studio.

Il rientro del dott. Iodice può riaprire i giochi al ministero, dove attualmente vi è un posto vacante di direttore generale (quello della DG dello studente) e dove altri potrebbero liberarsi per gli assestamenti dei quadri generali in vista dell’attuazione del nuovo regolamento del MPI.