Annullato il concorso DS in Molise. E il Lazio trema

Alla prova di preselezione dell’ottobre 2011 erano risultati idonei 60 candidati del concorso per 16 posti di dirigente scolastico, ma soltanto 11 di loro alla fine erano stati ammessi agli orali e poi, superata quella prova, erano risultati vincitori.

Molti candidati esclusi avevano, però, impugnato la validità di costituzione della commissione, ottenendo la sospensiva dei decreti di approvazione delle graduatorie ed ora anche la sentenza di annullamento. Tutto da rifare, dunque, a cominciare, sembra, dai 60 ammessi agli scritti e da una nuova commissione.

Il motivo della decisione dei giudici amministrativi è dovuto alla presenza tra i membri di commissione di una sindacalista della Flc-Cgil, che non avrebbe dovuto farne parte, in quanto i sindacalisti “potrebbero non garantire una posizione d’imparzialità, per la loro connotazione politica, associativa o sindacale”.

Poiché “la sussistenza di una causa d’incompatibilità riguardante un componente rende illegittima la composizione dell’intera commissione concorsuale, essendo essa un collegio perfetto”, il “Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise, definitivamente pronunciando sul ricorso in epigrafe indicato, lo accoglie e, per l’effetto annulla tutti gli atti e provvedimenti impugnati con il ricorso”.

La sentenza del Tar Molise potrebbe ora avere una replica anche nel Lazio, dove i vincitori sono già stati nominati e hanno assunto regolare servizio da oltre mesi.

Anche nel concorso laziale sono stati individuati due rappresentanti sindacali, uno della Cisl-scuola e un altro dell’Anp.

Nel Lazio avevano superato la preselezione 925 candidati; 240 di loro avevano anche superato gli scritti (e 239 gli orali).

Anche qui tutto da rifare a cominciare dai 925 ammessi agli scritti e con una nuova commissione?