Anief: porteremo il decreto in Tribunale

L’Anief, dopo aver promosso i ricorsi per percepire i mancati aumenti di stipendio relativi al periodo di precariato per i neo-immessi in ruolo, per sbloccare il contratto e gli aumenti di stipendio eliminati, annuncia che si rivolgerà di nuovo ai Tribunali “per far valere le ragioni di tutto il personale della scuola a tempo determinato che hanno subìto dei chiari danni economici da questa manovra”.

Con il decreto, secondo l’Anief, “il Governo intende introdurre l’estensione del sistema contributivo che combinato all’aumento degli anni lavorativi per andare in pensione penalizzerà soprattutto i dipendenti pubblici. Tra questi i più danneggiati saranno il milione di docenti, assistenti tecnici ed amministrativi della scuola, a cui è stato bloccato il contratto per legge e a cui non sono riconosciuti professionalmente per intero gli anni di precariato dopo il quarto prestato”.

Di qui, in coerenza con la sua scelta di privilegiare sistematicamente la via giudiziaria per la soluzione delle controversie, la decisione di portare in Tribunale anche  questa parte del Decreto, ritenuta “particolarmente iniqua e vessatoria”.