Andis: la valutazione valore aggiunto nella scuola?

Il convegno dell’Associazione nazionale dirigenti scolastici (ANDIS), svoltosi a Bologna il 23-24 marzo 2012, con la partecipazione del sottosegretario Elena Ugolini, di esperti di valutazione e docenti universitari, ha rappresentato l’occasione per confrontarsi su alcuni elementi concernenti il concetto di “valore aggiunto” nella scuola, e più in generale il tema della valutazione a scuola che è una preoccupazione comune.

La società pretende una scuola capace di assicurare alle giovani generazioni più elevati livelli di conoscenze e competenze. La scuola è in grado di assicurarlo?

Molte le analisi su alcune implicazioni sul sistema educativo, sugli strumenti volti a migliorare l’efficienza di funzionamento delle istituzioni scolastiche e l’adeguamento delle attività didattiche ai bisogni formativi che derivano dall’evolversi delle dinamiche sociali.

Molti hanno sottolineato che la valutazione non deve far paura ai dirigenti ed ai docenti, altri si sono chiesti qual è il vantaggio per il nostro sistema educativo.

Oggi serve una valutazione con un approccio etico-costituzionale, piuttosto che tecnicistico (Cerini), con un giusto dosaggio tra valutazione esterna (accountability) e performativa che offra elementi di conoscenza utili soprattutto ai decisori politici per individuare gli obiettivi strategici prioritari da perseguire istituzionalmente.

I responsabili dell’ANDIS (Jannaccone, Rossi, Stellati, Quirini, Anania) hanno puntualizzato i passaggi salienti del convegno, che si è concluso con 5 work-shop partecipati e animati.

Un bel momento di confronto sotto le Due Torri, che deve far riflettere sia chi sta nei palazzi, sia chi anima le piazze. La democrazia è proprio questo.