Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Anche nella scuola primaria c’è sperequazione nel sostegno

Nella scuola primaria su 2.597.451 alunni iscritti ve ne sono 77.841 con disabilità: in media un alunno certificato disabile ogni 33 alunni sui banchi.

Si tratta di una incidenza molto più elevata di quella che si registra nella scuola dell’infanzia, ma anche in questo settore i territori hanno situazioni differenziate, con il Lazio che ha un disabile ogni 25 alunni e con la Basilicata a 48. Sopra la media nazionale per maggiore incidenza di alunni, oltre al Lazio, l’Abruzzo, la Lombardia, la Sicilia e la Liguria.

Nessuna nota di rilievo su questi dati che rappresentano l’esito della certificazioni di disabilità da parte delle Asl. Sono invece di un certo interesse i dati sui docenti di sostegno: per i 77.841 alunni con disabilità vengono utilizzati 41.506 docenti di sostegno, in un rapporto medio di 1,88 alunni disabili per ogni docente di sostegno, ma la forbice tra le regioni che hanno più docenti di sostegno e quelle che, in proporzione, ne hanno meno è, anche nel settore della primaria molto ampia: in testa con 1,37 in Molise e 1,50 in Calabria da una parte e 2,16 all’estremo opposto in Veneto.

Subito dopo il Molise e la Calabria, e ben al di sotto della media europea dell’1,88, si trovano la Basilicata (1,52), la Sardegna (1,60), la Campania (1,61) e la Puglia (1,66). Un po’ più vicini alla media nazionale, la Sicilia (1,80) e il Lazio (1,82).

È singolare, ancora una volta, che sia ignorata la disposizione che prevede la compensazione tra i territori per avere situazioni più omogenee e più vicine alla media nazionale. E sono già trascorsi sei anni per realizzare quell’obiettivo, ma la distribuzione dei posti di sostegno continua, ancora una volta, a privilegiare le solite regioni viste per la scuola dell’infanzia che hanno oltre 2mila posti più del dovuto, posti che spetterebbero ad altre regioni. 

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