Anche il sistema di valutazione nel piano finanziario 2004

La Finanziaria 2004, definitivamente approvata dal Senato, dopo i maxi-emendamenti del Governo approvati con il voto di fiducia alla Camera, conferma per la scuola quel che già si sapeva a ottobre, quando ne fu presentata la proposta di legge.

Unica novità di un certo rilievo è l’aggiunta di un’altra voce alla lista della spesa per il primo anno di attuazione della riforma del sistema scolastico. I 90 milioni di euro destinati alle tecnologie multimediali, alla realizzazione del diritto dovere di istruzione e formazione, all’orientamento per la dispersione scolastica, allo sviluppo dell’istruzione e formazione tecnica superiore e per l’educazione degli adulti dovranno servire anche all’istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema di istruzione.

Se quei 90 milioni di euro (poco meno di 180 miliardi delle vecchie lire) sembravano pochi per quelle prime tre voci del piano programmatico, cosa dire ora per questa aggiunta di non poco peso?

Probabilmente il comma 92 dell’art. 3 della legge va letto tenendo conto dei 4.283 milioni di euro già iscritti a bilancio per gli esercizi finanziari 2002 e 2003 per l’attuazione della riforma (come risulta dalla relazione che accompagnava il disegno di legge della finanziaria 2004).

Altrimenti, sarebbe proprio il caso di parlare di nozze con i fichi secchi.