
Anche i prof nel loro piccolo si arrabbiano
Sul tema della manovra economica, ci ha scritto la nostra lettrice Carla Tondelli, la cui email volentieri pubblichiamo.
Invitiamo tutti gli altri lettori a partecipare e a discutere questa opinione, e a proporne di nuove, scrivendoci come di consueto all’indirizzo dedicato la_tribuna@tuttoscuola.com.
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I primi vent’anni della mia carriera (carriera?) ho lavorato in un clima contrassegnato dall’ideologia dell’egualitarismo: “non esistono insegnanti di serie A e insegnanti di serie B perché gli insegnanti sono tutti uguali” (bastava guardarsi attorno per capire che era una colossale falsità); “i ragazzi sono tutti uguali” (ma alcuni hanno più bisogno di altri); “tutti hanno diritto di imparare (ma hanno anche il diritto di non studiare, perciò…);” le scuole sono tutte uguali“ perciò bisognava iscrivere i figli in quella di stradario (ma come mai i genitori facevano carte false per andare in una scuola anziché in un’altra?).
I secondi vent’anni della mia carriera (e, di nuovo, carriera?) ho lavorato in un clima contrassegnato dall’ ideologia della meritocrazia: la scuola deve funzionare come un’impresa (peccato che i suoi’ prodotti’ migliori guadagnino un centesimo di un’escort o un calciatore che magari erano i loro compagni di classe più somari); la scuola deve premiare i migliori, no all’appiattimento, sì alla meritocrazia, basta con l’automatismo della carriera, incentiviamo le eccellenze (non vescovi o prefetti, ma gli insegnanti più capaci). Giusto, bravi!
Il risultato di queste chiacchiere – cavallo di battaglia dei governi di centro destra ma accarezzate anche dal centro sinistra (il fascino dell’impresa) – è il seguente:
- si reinventano i voti (queste sì che sono riforme) e di conseguenza si stabilisce che per essere promossi bisogna avere tutti sei: e se qualche sei non l’hai, gli insegnanti CON BUONSENSO (testuali parole della Gelmini) te li devono regalare, perché non si possono mica bocciare metà degli studenti!
- nelle indagini europee gli studenti italiani sono ai livelli più bassi nella comprensione della lingua italiana e nella conoscenza delle lingue straniere? Il rimedio è presto trovato: basta ridurre le ore di scuola e aumentare il numero di studenti per classe. Se la logica sfugge, rivolgersi al Ministero.
- gli insegnanti italiani guadagnano troppo poco? Allora tanto vale che la manovra finanziaria li colpisca in modo pesante: per 3 anni nessun rinnovo contrattuale e neanche i passaggi di livello previsti dai precedenti contratti: ah, la certezza del diritto! E perché solo gli insegnanti? Forse perché sono iniziate le vacanze e si presume che le proteste estive siano inefficaci?
- Da 7 anni ogni mese nella mia busta paga è scritto che il prossimo avanzamento potrò averlo dall’ 1 gennaio 2011: ora imparo che fino al 2014 non se ne parla. Grazie, Governo! Se fossi un po’ più vecchia e l’avessi avuto nel 2010, potrei godermelo per il resto dei miei giorni; se fossi un po’ più giovane e mi spettasse nel 2014, questa manovra non mi toccherebbe. Qual è la colpa che mi ha portato ad avere l’avanzamento proprio in questi anni?
- C’è la crisi anche in Italia: fino a 40 giorni fa non si diceva, ma ora si può e si deve dire. I sacrifici devono riguardare tutti e tutti sono d’accordo nel dire che bisogna farli. Ma non nel FARLI. Parlamentari, liberi professionisti, artigiani, commercianti, lavoratori autonomi NO. Pubblico impiego SI’. Il Governo dice che l’opposizione critica ma non sa fare proposte. Non sono l’opposizione, ma io una proposta l’avrei. Per tutti gli italiani (tutti mangiamo) una franchigia, oltre la quale si contribuisce in percentuale: a me va bene la franchigia di Sottosegretari e dirigenti esentati per i primi 90.000 euro da ogni sacrificio (ah, ah!), ma se pensate che non basti, scendete pure a 80.000, 70.000, 60.000 ….fin dove è necessario, ma che la franchigia sia uguale per tutti.
- Il Presidente del Consiglio dice che gli italiani sono spaventati all’idea che qualcuno possa ascoltare le loro telefonate: io no, anzi sarei felice che lui stesso o altri membri del Governo, del Parlamento, della Magistratura potessero ascoltare le mie telefonate: sarò presuntuosa, ma forse quello che dico ad amici e colleghi potrebbe essere utile per lo svolgimento dei loro compiti. Ascoltatemi finalmente!
Prof. Carla Tondelli – Bologna (Insegnante di lettere a tempo indeterminato)
P.S. Apprezzo la vostra campagna e l’equilibrio con il quale discutete le riforme
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I lettori di tuttoscuola.com che vogliono dire la loro su questi argomenti, possono farlo, scrivendo a la_tribuna@tuttoscuola.com. La redazione pubblicherà gli interventi più significativi. Analogamente, coloro che vogliono presentare contributi originali su cui discutere, possono scriverci usando il medesimo indirizzo la_tribuna@tuttoscuola.com.
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