Ammissione all’esame di licenza media, è polemica

Sono circa 300 mila gli studenti del terzo anno della scuola media che al termine del primo quadrimestre avevano una o più insufficienze. Rischiano di non essere ammessi all’esame se entro giugno non recupereranno in tutte le materie. L’applicazione di questa disposizione dovrebbe entrare in vigore già da quest’anno, a meno che non si pensi di rinviarla, come potrebbe accadere per l’esame di maturità, al 2010. In questo caso però non si può dire che gli studenti non fossero a conoscenza sin dall’inizio dell’anno della nuova regola, prevista dall’art. 3 della legge 169/2008, il cui iter è stato avviato con il cosiddetto decreto Gelmini del 1° settembre 2008.

Sul nuovo criterio si registrano perplessità nel mondo della scuola. In occasione del recente convegno nazionale della Fidae, tenutosi a Roma nei giorni scorsi per discutere “Il processo di riforma del primo ciclo“, tra i  numerosi interventi è stato particolarmente applaudito, da parte delle centinaia di docenti e dirigenti di scuole paritarie provenienti da tutta Italia, l’intervento di un docente veneto che ha espresso considerazioni molto critiche sulla norma che prescrive l’acquisizione della sufficienza in tutte le discipline di studio per ottenere l’ammissione all’esame di Stato finale.

Se è condivisibile l’obiettivo di dare maggiore rigore e serietà agli studi, anche incidendo sulla valutazione degli alunni – è stato detto nell’intervento – l’effetto finale potrebbe però essere opposto, in quanto molti consigli di classe saranno costretti – concludeva il docente – ad attribuire a molti alunni il “sei politico” di infausta memoria, falsando il senso della valutazione che rischierà di perdere proprio quei caratteri di serietà e di rigore che la norma di legge vuole attribuirle.