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Ammazzateci tutti da slogan a movimento

Lo scorso 27 ottobre è stato inaugurato a Roma, alla presenza di Gianfranco Fini e di diverse autorità, l’Ufficio nazionale di rappresentanza del Movimento giovanile antimafia Ammazzateci Tutti, nato quattro anni fa nella Locride dopo l’ennesimo assassinio di mafia. Il movimento condividerà la sede con la Fondazione “Antonio Scopelliti”, presieduta da Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato di Cassazione ucciso dalla mafia in Calabria il 9 agosto 1991.

Alla cerimonia è intervento il presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha detto che “ricordare è un dovere“, ma che accanto al ricordo “è essenziale far seguire un’azione concreta che passa attraverso vari livelli: l’impegno per garantire la legalità ma anche per rendere impossibile alle organizzazioni criminali godere di compiacenze o e in alcuni casi di complicità” nelle istituzioni.

Fini ha richiamato in particolare l’esigenza di “educare i giovani ai valori della legalità“, indicando loro i “buoni esempi“, ma ha anche auspicato “un patto tra le forze politiche contro ogni tentativo di infiltrazione da parte delle organizzazioni mafiose“.

All’inaugurazione hanno portato la loro testimonianza il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti (omonimo ma non parente del giudice ucciso), il portavoce dell’associazione Ammazzateci tutti Aldo Pecora e la figlia del magistrato assassinato, Rosanna Scopelliti, che all’epoca del delitto aveva 7 anni.

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