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Ambiente: la catastrofe annunciata

La green economy dovrebbe essere insegnata nelle scuole di tutto il mondo, e i Parchi potrebbero diventare non solo modelli di sviluppo ecosostenibile ma anche luoghi nei quali gli studenti imparano a “considerare lo sviluppo sostenibile non come una limitazione, ma come un’opportunità di miglioramento della qualità della vita ed una prospettiva di lavoro altamente remunerato in settori tecnologici innovativi”.

Lo sostiene Sergio Sgorbati, ordinario di Botanica nell’università di Milano Bicocca, Dipartimento di Scienze dell’ambiente e del territorio, in un articolo pubblicato nel canale tematico Ecoscuola di Tuttoscuola.

Secondo l’autorevole ricercatore in pochi decenni, a causa dell’aumento della temperatura di 3-4 gradi, l’ambiente terrestre diventerà simile a quello di 3 milioni di anni fa, con conseguenze assolutamente catastrofiche per la biosfera e la società umana, tra le quali la sommersione di città come Venezia, New York, Tokio, Shanghai e di molte isole della Polinesia.

Nel maggio di quest’anno, per la prima volta nella storia dell’umanità, la concentrazione dell’anidride carbonica in atmosfera, misurata nell’osservatorio di Mauna Loa nelle Isole Haway, ha raggiunto il valore di 400 ppm (parti per milione), partendo dal valore di 280 ppm dell’era preindustriale. Gli studi paleoclimatici hanno stabilito che un tale valore è stato raggiunto sulla Terra circa 3 milioni di anni fa, quando la temperatura media del pianeta era di 3-4 °C superiore a quella attuale, con valori superiori anche di 10 °C ai poli. Di conseguenza, in quel periodo di tempo i ghiacci sul pianeta erano molto meno estesi (non esisteva il ghiaccio artico) ed il livello degli oceani di decine di metri più elevato dell’attuale”.

Ci dobbiamo aspettare, scrive Sgorbati, che, “solo con 400 ppm di anidride carbonica, senza tener conto di ulteriori aumenti, in pochi decenni la temperatura del pianeta salirà di 3-4 °C e che l’ambiente terrestre diventerà simile a quello di 3 milioni di anni fa, con conseguenze assolutamente catastrofiche per la biosfera e la società umana (…). Gli organismi viventi sarebbero perfettamente in grado di adattarsi al cambiamento climatico in atto, qualora questo avvenisse, come in passato, nell’arco di tempo delle decine o centinaia di migliaia di anni. Lo stesso cambiamento, concentrato in un secolo o poco più, porta alla catastrofe planetaria della biosfera e della società umana”.

Il testo completo dell’articolo può essere letto cliccando qui

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