Succede nello spezzino, a Rocchetta Vara, dove i bambini si avvicineranno al concetto di gestione venatoria

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Fa discutere l’iniziativa proposta dal vicesindaco di Rocchetta Vara (La Spezia) Roberto Canata e approvato dal sindaco Riccardo Barotti di inserire nella didattica della delle classi quarte e quinte della scuola primaria lezioni “di caccia” per i bambini.

Sarà un cacciatore a raccontare come ci si difende dall’invasione dei cinghiali portando gli scolari in un vero parco recintato, gestito per l’appunto dai cacciatori, dove potranno vedere i selvatici e i segugi al lavoro. L’obiettivo è quello di avvicinare i bambini al concetto di gestione venatoria per far comprendere loro l’importanza di garantire un equilibrio con la natura.

Il sindaco di centro-sinistra Riccardo Barotti, di soli 32 anni e cacciatore, ha spiegato a Repubblica il senso dell’iniziativa: “In Val di Vara la maggior parte degli uomini è cacciatore. I bambini a casa sentono spesso parlare di caccia dai padri e dai nonni. E’ inutile nascondere l’argomento: per cui abbiamo pensato di organizzare queste lezioni affinché i bambini imparino correttamente cos’è la caccia”.

Oltre ai cacciatori a tenere le lezioni ci saranno anche guardie forestali e gli insegnanti di scienze, che proporranno la caccia come strumento utile a tutti e rispettoso della natura. Ai bimbi verranno regalate delle magliette con la scritta “la caccia è passione, istinto, ragione ma, soprattutto, è rispetto per la natura”. Parteciperanno alle lezioni all’aperto anche i cani da caccia dell’associazione italiana Alpenlaendische Dachsbracke.

Il quotidiano Il Secolo XIX, che per primo ha ripreso la notizia della singolare iniziativa, spiega che ai bambini sarà ‘risparmiata’ la visione dell’uccisione del cinghiale. Intanto sul Web, si registra l’esultanza dei commenti delle communities dei cacciatori e la netta condanna da parte dei siti delle associazioni ambientaliste e di tutela degli animali.