ALI MSNA, un progetto per favorire l’inserimento scolastico dei minori stranieri non accompagnati

Da diversi anni, all’interno dei flussi migratori si evidenzia una presenza significativa di Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA). Il Ministero dell’Istruzione, al fine di rispondere efficacemente alle esigenze di contesto rientranti nella situazione di emergenza prevista dal Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione (FAMI), ha presentato lo scorso 17 febbraio alla Commissione Europea – Direzione Generale Migrazione ed Affari interni (DG Home) la proposta progettuale “Alfabetizzazione Linguistica e Accesso all’Istruzione per MSNA – ALI MSNA 1° volo e 2° volo”, per rafforzare il sistema di accoglienza dei MSNA e favorire un loro più rapido ed efficace inserimento nel sistema scolastico.

Il progetto si articola in varie fasi che consentono, da un lato di avere elementi di conoscenza più approfonditi in merito alla condizione dei MSNA nel periodo che precede l’ingresso nel percorso scolastico e, dall’altro, di sviluppare azioni concrete in grado di migliorare i processi di integrazione, per favorire condizioni di migliore apprendimento sin dal momento dell’arrivo in Italia.

In particolare, nella prima fase del progetto, “ALI MSNA 1° volo”, concluso il 31 dicembre 2021, sono stati promossi interventi di formazione linguistica e di supporto nell’accesso all’istruzione, intervenendo già nel periodo che intercorre tra l’arrivo del Minore e il suo ingresso nel sistema scolastico ed anticipando la fruizione di momenti di formazione dedicata che consentono – anche grazie al supporto delle nuove tecnologie – l’acquisizione delle competenze linguistiche funzionali all’ingresso in percorsi di istruzione ordinari.

Il progetto si è articolato in diverse attività:

– percorsi individualizzati di alfabetizzazione di base;
– percorsi individualizzati di apprendimento dell’italiano (Italiano base), finalizzati all’apprendimento delle nozioni di base della lingua italiana per alunni con background migratorio;
– percorsi di classe per l’apprendimento dell’italiano (Italiano studio);
– percorsi di classe per l’approfondimento di nozioni civiche e sociali volte a favorire l’inserimento del minore nel contesto sociale italiano.

Il progetto “ALI MSNA 2° Volo” ha il fine di garantire l’adozione di misure di supporto e sostegno ai percorsi di apprendimento dei MSNA – fino ad un massimo di 1000 MSNA – attraverso l’adozione di Piani Didattici Personalizzati (PDP) funzionali all’integrazione nel sistema scolastico dei MSNA presenti sul territorio italiano e interventi di potenziamento delle competenze linguistiche e affiancamento nello studio delle altre discipline scolastiche.

Il coordinamento generale del progetto è affidato ad un Gruppo di Coordinamento individuato a livello nazionale, composto dai principali attori istituzionali competenti in materia di immigrazione e di integrazione di Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA).

L’organismo  è presieduto dal Direttore generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico Antimo Ponticiello e ne fanno parte Vincenzo Lifranchi, Dirigente scolastico, Raffaele Ciambrone, Dirigente tecnico presso la Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione, Carlo Cipollone, esperto, già Dirigente scolastico della Scuola Europea di Parma, Enza Maria Leone, del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’interno, Stefania Congia, della Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Camilla Orlandi, dell’ANCI – Dipartimento Immigrazione.

Nella fase operativa, il Ministero dell’Istruzione si avvale della collaborazione di specifiche reti territoriali costituite da istituzioni scolastiche primarie e secondarie di primo e secondo grado appartenenti al sistema nazionale di istruzione e formazione.

Sono, inoltre, coinvolti i Centri che accolgono i MSNA nei territori di loro pertinenza, le istituzioni pubbliche locali, altri attori istituzionali e non, funzionali al raggiungimento degli obiettivi.

Tali reti territoriali vengono individuate mediate specifiche procedure di selezione avviate dalla Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione ed indirizzate alle scuole.

Le scuole così individuate selezionano le figure professionali più idonee allo svolgimento delle attività previste dal progetto, docenti esperti nell’ insegnamento dell’italiano lingua seconda e mediatori culturali, e attuano gli interventi di formazione individualizzata a favore dei MSNA presenti nelle strutture di accoglienza del territorio di riferimento.

ISTITUTI CAPOFILA

A conclusione, della prima fase del progetto, e in avvio della seconda, le due scuole Polo di Roma presso l’Istituto Cine Tv Rossellini di Roma, si sono confrontate con i rappresentanti della Commissione Europea e del Ministero dell’Istruzione, analizzando le diverse attività poste in essere a beneficio dei minori stranieri non accompagnati beneficiari delle azioni.

Nel suo complesso, la prima fase del progetto in tutta Italia, ha coinvolto 267 insegnanti e che hanno seguito 864 minori per un totale di 14448 ore di lezione erogate.

All’incontro era presente S.E. Benoni Ambarus, Vescovo Ausiliario di Roma per la Pastorale dei migranti che ha voluto ricordare le quattro soglie dell’integrazione:

1. Comunicare i bisogni primari
2. Raccontare fatti, riassumere situazioni
3. Confidare, descrivere se stessi e i sentimenti
4. Creare, personalizzare un proprio linguaggio in italiano (essere propositivi)

“La maggior parte delle persone straniere in Italia non vanno oltre i primi due livelli – ha detto monsignor Ambarus -. Se ti senti ai margini, non hai interesse a integrarti, ti difendi. Perché è così difficile? Non è una questione di soldi, ma di maturità. Non basta dare un letto e un piatto di pasta. Forse dovremmo chiedere loro di insegnarci come sono le difficoltà vere della vita. Finché non riceveranno dei messaggi diversi (ad esempio: tu sei uno di noi, attuale e futuro cittadino attivo della nostra società, sei anche per noi, quindi siamo interessati a sapere chi sei e vorremmo che tu dessi io meglio di te stesso a te e anche a noi), non ci sarà vera integrazione. Serve un cambio di mentalità. Questo è un obiettivo di un programma come ALI. Il rischio – ha concluso il Vescovo Ausiliario di Roma per la Pastorale dei migranti – è la diluizione di umanità: se non cogliamo l’importanza della umanità, la ricchezza che può venire dalla integrazione, che può far capire come va il mondo, la vita, perderemo”.

 

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