Al via la nuova istruzione professionale

Nella seduta odierna il Consiglio dei Ministri ha approvato anche il regolamento per i nuovi istituti professionali che riorganizzerà i 1.425 istituti attualmente funzionanti.

Il regolamento, oltre a superare la sovrapposizione con l’istruzione tecnica, pone le basi per un raccordo organico con il sistema d’istruzione e formazione professionale regionale.

I nuovi istituti professionali si articoleranno in due soli macrosettori, istituti professionali per il settore dei servizi e istituti professionali per il settore industria e artigianato, con 6 indirizzi (precedentemente i settori erano 5 suddivisi in 27 indirizzi).

Come i tecnici, anche gli istituti professionali avranno un orario settimanale di 32 ore di lezione, a fronte delle attuali 36/40 virtuali, ma con una maggiore flessibilità – 25% per le prime e le seconde classi, 35% per le terze e le quarte, 40% per le quinte.

Nelle quote di flessibilità, sarà possibile articolare le aree di indirizzo in opzioni ed introdurre insegnamenti alternativi, che saranno inclusi in un apposito elenco nazionale, per rispondere a particolari esigenze del mondo del lavoro e delle professioni.

I nuovi istituti professionali potranno utilizzare le quote di flessibilità anche per organizzare percorsi per il conseguimento di qualifiche di durata triennale e di diplomi professionali di durata quadriennale nell’ambito dell’offerta programmata dalle Regioni.

In sintesi, il percorso sarà articolato in due bienni (il secondo suddiviso in annualità singole per facilitare i passaggi tra diversi sistemi di istruzione e formazione) e un quinto anno.