AIMC: l’impegno degli insegnanti per il futuro del Paese

L’Associazione Nazionale dei Maestri Cattolici (AIMC) in collaborazione con l’Unesco, l’Unesco Cei, l’Ecogeses promuove, in occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti, la manifestazione CENTO PIAZZE 2013. L’appuntamento è per il 3 ottobre 2013, presso la Biblioteca del Senato, Piazza della Minerva, 38, Roma. Il tema al centro dell’iniziativa è L’impegno degli insegnanti per il futuro del Paese”, con l’obiettivo di concorrere ad individuare la chiave di efficaci risposte all’esigenza di una ripresa di immaginazione del futuro della scuola.

“L’Aimc – sottolinea a Tuttoscuola, durante una pausa dei lavori di preparazione dell’evento, il Presidente Giuseppe Desideri – crede fortemente che la scuola sia la chiave fondamentale per far ‘ripartire’ il Paese, per ricostruire: spirito unitario, vera sussidiarietà e solidarietà, convinto europeismo paritario,  multiculturalità inclusiva, valorizzazione delle differenze e delle diversità, promozione della cultura e della legalità. La scuola come testimonianza di valori e di ‘valore’. Inoltre – continua il Presidente Desideri– l’Aimc deve riappropriarsi della funzione di corpo intermedio associativo, per il quale democrazia, partecipazione, rappresentatività, intese, responsabilità non sono parole, ma azioni concrete”.

E’ questo l’obiettivo delle iniziative che i territori potranno mettere in campo per impegnare la scuola, la politica, le istituzioni territoriali, l’associazionismo professionale e sindacale, il mondo dell’impresa, ogni singolo cittadino sul tema della qualità, della legalità, dei valori, dell’inclusione.

E’ necessario che la scuola diventi il punto di partenza dell’Agenda e delle Agende dei decisori politici. “Con Cento piazze – conclude il Presidente dell’AIMC – l’Associazione vuol richiamare l’attenzione e sensibilizzare le comunità locali e anche i singoli cittadini sul ruolo che rivestono gli insegnanti. C’è bisogno di individuare modalità di valorizzazione del diverso impegno dei docenti e dirigenti, di considerare la formazione dei docenti volano di qualità e quindi promossa e resa condizione indispensabile della professionalità”.