
Adiconsum: chi paga gli sms ai genitori?
L’organizzazione dei consumatori Adiconsum scende in campo contro l’iniziativa di adottare nelle scuole pubbliche il registro elettronico e le comunicazioni via sms, iniziativa recentemente annunciata dal ministro dell’Istruzione Gelmini. “Le scuole italiane vivono ormai grazie ai contributi volontari delle famiglie“, denuncia l’associazione che si chiede con quali soldi si finanzieranno registro elettronico e sms ai genitori.
“I genitori italiani hanno letto con favore l’iniziativa di adottare nelle scuole pubbliche il registro elettronico e le comunicazioni via sms, ma si chiedono – si legge in una nota diramata questa mattina – con quali soldi il ministro intenda portare avanti tali iniziative, dato che a tutt’oggi manca addirittura la copertura finanziaria per le attività di funzionamento e di didattica necessarie per garantire la normale attività scolastica”.
Adiconsum ritiene opportuno che il ministro Gelmini nel valorizzare talune iniziative evidenzi in maniera esplicita a carico di chi siano i costi, se delle scuole e delle famiglie o del suo dicastero. “Ricordiamo, inoltre, al ministro Gelmini – conclude Adiconsum – che il diritto allo studio nella scuola dell’obbligo nel nostro Paese è garantito dalla Costituzione!“.
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