Adesso è certo: le scuole non pagheranno più la tassa sui rifiuti

Giovedì scorso la Conferenza Stato-Comuni ha trovato l’accordo sulla Tarsu e già da quest’anno sarà il Ministero della Pubblica Istruzione a pagare direttamente la Tarsu in relazione al numero degli studenti iscritti nelle scuole funzionanti nei diversi territori comunali.

Il Ministero della Pubblica istruzione, a partire dal 2008, procederà a pagare direttamente ai Comuni la TARSU per le scuole (Tassa per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti) per una somma complessiva di 38.734.000 euro.

L’accordo del 20 marzo rende operativa la norma di legge contenuta nel decreto “Mille-proroghe” con la quale vengono anche stabilite le modalità di finanziamento dei debiti pregressi accumulati dalle scuole nei confronti dei Comuni. L’accordo prevede che si proceda ad un monitoraggio puntuale dei debiti accumulati a tutto il 2006 che il Ministero salderà con una somma massima di 58.000.000 di euro.

Con questo accordo si chiude finalmente, dopo sette anni, una situazione di tensione nei rapporti tra le 10.800 istituzioni scolastiche e gli oltre 8.000 comuni italiani, situazione che a volte è sfociata in un contenzioso aperto. Il Ministero provvederà direttamente a sanare per il passato e a pagare per il futuro la TARSU delle scuole, sulla base delle somme indicate nell’intesa.

Dovrebbe essere una scelta che favorirà l’autonomia finanziaria delle scuole, liberando i loro bilanci da oneri molto pesanti, a patto che lo stesso MPI non si rivalga indirettamente sulle scuole, riducendo i finanziamenti per il loro funzionamento.